Fruttiamo la terra è un produttore di frutta e soprattutto verdura biologiche.
È la costola agricola di un più ampio progetto di recupero sociale che fa capo alla Fondazione Somaschi Onlus, una realtà che si occupa di accoglienza, inserimento e qualificazione lavorativa destinata a carcerati, migranti, affetti da dipendenze, alcuni dei quali sono coinvolti nell’attività rurale.
Si applica il metodo ergoterapico, per cui alle persone non vengono assegnati i tipici laboratori di minuteria, che impegnano il tempo con attività di pura manovalanza, ma lavori fortemente orientati alla competenza e alla qualificazione professionale.
Il progetto della Cascina Mazzucchelli, dove ha sede l’attività di Fruttiamo la Terra (a San Zenone al Lambro, tra Milano sud e Lodi), è residenziale: la comunità ha una capienza di 25 posti, assegnati per una durata variabile. I più meritevoli accedono a borse lavoro, che in alcuni casi possono arrivare a strutturarsi in veri a propri contratti, in proporzione anche al crescere dell’attività.
Di tutta la cascina, ben 4 ettari sono destinati alle attività di coltivazione, di cui 3 in campo aperto e uno per le serre.
I tunnel consentono di anticipare di un mese la produzione rispetto alle latitudini padane, ma pur sempre «nel rispetto della stagionalità». Nei mesi in cui il raccolto è nullo o insufficiente, si fa ricorso a una rete più ampia di fornitori sempre biologici, dove possibile con la stessa mission sociale, consolidati nel tempo.
Tutta la produzione è biologica, certificata ICEA dal 2015.
Ermes Gerli, responsabile del progetto e factotum ci spiega il meccanismo:
“Per ogni ospite viene stilato u porgetto personalizzato, con una permanenza volontaria dai sei mesi ai due anni.
Chi sceglie di restare è motivato, anche se la strada verso la competa autonomia è complessa”.
E così, a fronte di un adeguato periodo di astenzione dall’uso di sostanze stupefacenti e di un complessivo miglioramento delle condizioni psicofisiche, agli ospiti viene offerta una concreta occasione per voltare pagina e ricostruirsi una vita. E lo si fa con l’agricoltura biologica.
“Vendiamo ortaggi e frutta biologica di nostra produzione, integrandoli con prodotti che acquistiamo direttamente da aziende selezionate e reti biologiche di fiducia. Noi stessi consumiamo i nostri prodotti e vogliamo essere certi di quello che vendiamo”
ecco il motto/slogan della realtà di San Zenone al Lambro.
Fruttiamo la terra ha sposato la filiera corta e vende solo per via diretta, con 3 sistemi possibili:
- lo spaccio in sede, a San Zenone al Lambro, tra Milano e Lodi
- una serie di mercati contadini (che sotto vi elenco)
- la consegna a domicilio delle cassette, ordinate via mail o via whatsapp. Le zone coperte sono il lodigiano, Milano e hinterland, qualcosa in zona Como.
I clienti del servizio a domicilio sono gruppi di acquisto, negozi, ristoratori, oltre naturalmente ai privati. Sono incentivati gli acquisti collettivi (dalle 2 o 3 famiglie in su), per ottimizzare il giro del trasporto e garantire una minima remuneratività al servizio.
Attualmente in fondazione lavorano circa 250 operatori (tra educatori, assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali..) e altrettanti volontari.
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