Da «Nobu» a Milano una cena a quattro mani dell’executive chef Antonio D’Angelo e il tristellato spagnolo Dani Garcìa.
Serata inserita nel programma di autunno stellato del locale milanese. Come avevamo annunciato nel nostro articolo: Cena al Nobu con Dani Garcia la cena è stata un’occasione per poter provare i piatti con cui lo chef si è conquistato lo scorso anno la terza stella Michelin, prima di decidere di chiudere il ristorante e convertirlo in una steak house. Ad aprire la cena è stata la celebre «Acciuga con tartufo» di Garcìa, con un menù da grande ricerca:
• Amouse Bouche • Anchovie with truffle Chef Dani Garcia • Sushi special (wagyu, king crab, seppia) Nobu Milano • White gazpacho and smoked sardine Chef Dani Garcia • Shunmai di baccalà, gari shoga e porro. Pomodoro giallo e zenzero Nobu Milano • Deep fried branzino with balsamic chicken jus Chef Dani Garcia • Asado de tira di wagyu, soba gaki, pak choi, cagliata allo yuzu Nobu Milano • Dessert Cookies with milk Chef Dani Garcia
“L’idea è partita tre anni fa con questa serie di cene/eventi con chef di fama internazionali, chef stellati con un background importante. Di solito quando costruiamo un menù per questi eventi diamo sempre la scelta allo chef ospite, poi noi ci adeguiamo….ad esempio questa sera abbiamo fatto un raviolo di baccalà cercando di unire ingredienti spagnoli a tecniche giapponesi e orientali. Quindi un raviolo servito con un pomodoro giallo allo zenzero e dei nervetti di baccala e dei fili di alga kombu”.
Lo chef Dani Garcia, con il suo fare sempre molto entusiasta, commenta:
“Questa non è la prima volta che cucino al Nobu, l’ultima volta cucinato con loro ma nel mio ristorante. E’ sempre un grande piacere perché ho molti legami con questo locale, anche se chiaramente la nostra cucina è più indirizzata alla Spagna meridionale, all’Andalusia, con i sapori di mia madre e di mia nonna. Mi piace cercare e trovare un equilibrio tra i piatti del Nobu e la tradizione della cucina andalusa: è un’ottima combinazione!”
E a proposito di combinazioni tra cucine, così conclude lo chef ospite D’Angelo:
“Si tratta di momenti importanti, ricchi di contaminazione, di scambi di idee, di conoscenze”.
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