Reale, Rosso, Argentato, Keta, Rosa. Sapore di salmone nei menù natalizi.
Le festività natalizie sono alle porte e, come ogni anno, ci si prepara a studiare come rendere piacevoli e indimenticabili questi momenti di convivialità, soprattutto a tavola.
Il salmone è entrato ormai nel menù natalizio, dal classico crostino in rosa con burro o mascarpone, ai piatti più delicati.
La differenza ovviamente la fa la materia prima.
Scegliere un salmone selvaggio vuol dire non solo puntare sul successo di qualunque ricetta ma anche sul sapore, straordinario e ineguagliabile e sulla consistenza delle sue carni, sode e magre.
Peculiarità che si devono all’habitat in cui sviluppa il suo percorso di vita, in acque fresche e pulitissime e alla sua alimentazione, fatta di plancton e di piccoli crostacei altrettanto incontaminati.
Il suo è il classico sapore di mare che lo fa sembrare come appena pescato.
Non è un caso che il salmone selvaggio dell’Alaska venga chiamato il “gioiello del Pacifico”!
Sono i “magnifici cinque salmoni selvaggi dell’Alaska” pronti a mettere alla prova la creatività e l’ abilità in cucina di chi nelle feste adora preparare tavole imbandite e gustose.
In questo periodo dell’anno è disponibile surgelato in quanto, in Alaska, la pesca è regolamentata da rigorose leggi dello Stato che ne definiscono le tempistiche e le quantità, così che il periodo in cui è possibile consumarlo fresco rimane stabilito da giugno a ottobre.
Tuttavia, i metodi di lavorazione sono tali da non interferire minimamente sulla qualità e sul sapore del pescato che, anche surgelato, mantiene inalterata la sua naturalità.
Antipasti, primi, secondi, stuzzichini, sfizi di ogni genere avranno quel tocco “en rose” che siglerà con raffinata eleganza i menu di queste feste.
Per ogni informazione: www.alaskaseafood.it