Derthona: un vino che sa di territorio. Tre etichette da provare.

Il Timorasso è un vitigno autoctono piemontese a bacca bianca, rustico e vigoroso.

Negli anni si è investito sul nome Derthona, un lavoro eccelso, e ora vini da grandi applausi.

Da Timorasso a Derthona, un passaggio che va raccontato.

E poi vanno raccontati alcuni vini degni di nota, che abbiamo incontrato nel tempo e che continuiamo a conoscere, a scoprire a raccontare.

Trent’anni anni di vendemmie, di sperimentazione e il dialogo che le aziende agricole hanno intrapreso lungo questo percorso, l’arrivo di aziende a valenza internazionale, hanno permesso di capire la necessità di investire sul nome Derthona.

Un nome con il quale ci si svincola dal nome dell’uva, Timorasso, per tutelare un vino, o meglio un vitigno,  esaltando le sue caratteristiche uniche e la peculiarità di “vino ottenuto completamente in vigna” legando in modo indissolubile il Timorasso al suo territorio, come avviene per tutti i Grandi vini.

Il Timorasso è diventato nel corso dei secoli il vitigno più coltivato nel Tortonese.

Alcuni testi descrivono questo vino nella prima enciclopedia agraria redatta nel XIV secolo.

Tuttavia il Timorasso conosce un periodo di declino dovuto allo spopolamento delle aree agricole in seguito alla seconda guerra mondiale e al successivo boom economico.

Fortunatamente negli anni ’80 l’impegno di alcuni vignaioli tortonesi, in primis Massa, ne riscopre l’antica tradizione permettendo a questo vitigno di intraprendere la strada del rilancio e di acquisire l’antico nome romano di Tortona “Derthona”, città fondata dal popolo dei Liguri, e così chiamata perchè si trattava di un villaggio fortificato (da derton che significa castello) situato sulla collina.

Il Timorasso Derthona viene coltivato in un terreno argilloso chiaro e scuro; il suo grappolo si presenta medio-grande, abbastanza compatto e allungato, con acini di media grandezza, sferici, dalla buccia di colore verde-giallo spessa e resistente e dalla polpa carnosa di sapore neutro.

Tra le sue caratteristiche salienti spicca l’attitudine alla longevità; l’invecchiamento ne accentua la nota aromatica, il minerale e l’idrocarburo, tipiche di questo vitigno.

Derthona, in questi termini, richiama l’appartenenza al territorio, la sua tradizione storico-culturale, la natura, l’unicità e la qualità del prodotto.

Ed ora tre di questi vini che abbiamo incontrato ultimamente (ma la ricerca continua!):

  • Broglia Derthona
  • Derthona Fontanfredda
  • Derthona La Colombera

1- Broglia Derthona

Il Broglia Derthona nasce da una selezione di uve di Timorasso e viene prodotto attraverso una particolare vinificazione esclusivamente in piccole vasche d’acciaio per 18 mesi.

Questo metodo e l’affinamento in bottiglia permettono di esaltare le migliori caratteristiche del Derthona, la struttura e la mineralità.

La società Broglia è a Gavi, dove sorge la cascina e la cantina, suddivisa oggi nelle diverse attività nodali della vita dell’azienda agricola: la zona di raccolta, di vinificazione, di affinamento in acciaio e in bottiglia per la produzione dello spumante metodo classico.

Siamo alla terza generazione della famiglia Broglia con Roberto e Filippo, figli di Piero che, da membro del Parlamento nella XII legislatura ha partecipato ai lavori della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e ha svolto per due mandati il ruolo di Presidente del Consorzio di Tutela del Gavi e da Bruno, figlio di Paolo che, oltre a essersi occupato dell’attività tessile,ha sempre seguito lo sviluppo della Meirana.

Per quanto ci rigarda abbiamo assaporato qusto vino al ristorante I Due Buoi a Olivola dove il maitre Devis Castello ci ha raccontato la storia di questa cantina, esaltandone il lavoro e il vitigno che ha fatto passi da gigante nell’ultimo decennio.

Un 2018 nello specifico vinificato al 100% in purezza, ch abbiamo abbinato a tavola con la rivisitazione del Club Sandwich dello chef Marco Molaro (andate ad Olivola, nel Monferrato per questa esperienza!)

Broglia Società Semplice Agricola
Località Lomellina, 22 – 15066 Gavi (AL)

2- Derthona Fontanafredda

Fontanafredda presenta il Derthona 2020, con cui la storica realtà vitivinicola di Serralunga d’Alba, produttrice di Barolo e dei grandi vini delle Langhe, afferma l’importanza della valorizzazione dei vitigni autoctoni.

Ottenuto dall’antica varietà di uve dei Colli Tortonesi, il “Barolo dei bianchi” di Fontanafredda è caratterizzato da un fascino floreale di grande eleganza e potenza, nonché di grande mineralità.

L’uva, raccolta rigorosamente a mano, viene conferita in cantina in cassette da 20 chili. Immediatamente diraspata e pigiata viene macerata a freddo per 12 ore a una temperatura di 8 °C. Al termine della macerazione viene effettuata la spremitura soffice delle uve tramite pressatura e il mosto, dopo una sosta in vasca di 24 h circa, viene travasato al fine di separare i depositi più grossolani. Infine, all’interno di tini di acciaio avviene la fermentazione alcolica che si prolunga per circa 30 giorni a temperature comprese tra i 15°-17°.

Dal colore giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli, consistente e limpido, il Derthona 2020 rivela al naso un bouquet aromatico che ricorda i frutti esotici e la frutta a polpa bianca.

In bocca è piacevolmente fresco, avvolgente ed armonico, con una lunga persistenza gustativa.

Ottimo come aperitivo e in accompagnamento ai primi di mare, si sposa perfettamente con formaggi stagionati e pietanze dai sapori intensi.

Fontanafredda
Via Alba, 15 - Serralunga d'Alba (CN)

3- Derthona La Colombera

Il Timorasso “Derthona” de La Colombera è un vino bianco fresco e complesso, di ampia articolazione aromatica, affinato per 9 mesi sulle fecce fini in acciaio.

Profumi di frutta gialla, fiori di acacia e biancospino e un sorso asciutto, caldo e morbido esprimono con eleganza il territorio dei Colli Tortonesi. Anche il sentore di miele emerge importante.

In gioventù le note di idrocarburo e minerale si avvertono meno, emergono più definite ed intense dopo l’affinamento di tre/quattro anni in bottiglia.

Dal 2000, dopo una cospicua ristrutturazione aziendale, La Colombera ha deciso di puntare sul Timorasso, auto-imponendosi rigide regole in vigneto e in cantina, al fine di ottenere etichette di primissima qualità, nel rispetto degli equilibri naturali.

Le uve di ogni singola vigna vengono vinificate separatamente, mentre tutti i vini prodotti rappresentano solo ed esclusivamente vigneti particolarmente vocati, con un’età minima di venticinque anni, in modo da ricavare frutti dalla grande complessità aromatica.

Ottenuto attraverso una lenta fermentazione e un successivo affinamento sulle fecce nobili, il Timorasso Derthona prodotto da La Colombera mostra nei primi anni di vita un complesso bouquet aromatico, che indulge sui toni fruttati e floreali, mentre la forte struttura ne sostiene il buon tenore alcolico.

Ma è nell’invecchiamento che il Timorasso manifesta tutta la sua potenza minerale e le tipiche note di idrocarburo che caratterizzano il vitigno.

Ai numerosi visitatori dell’azienda la proprietaria Elisa Semino consiglia di dimenticare, senza paura, qualche bottiglia in cantina e di assaggiarla dopo qualche anno: una buona occasione per scoprire il grande cammino evolutivo che compie questo grande bianco piemontese!

La Colombera
Strada Comunale Vho, 7 - Tortona (Alessandria)

Grande importanza pertanto al territorio.

E riprendendo le parole di uno dei protagonisti della storia dei vini di Langa, Beppe Colla, colui che contribuì alla stesura dei disciplinari di produzione delle denominazioni albesi, anticipando il concetto di cru:

“Quello che noi italiani non abbiamo mai capito, che il vino non deve prendere il nome dall’uva, perché i grandi vini che sono tutti nati col nome della terra: il Barolo, il Chianti, il Valpolicella, l’Est Est Est.

Insomma, tutti i vini italiani che si sono fatti un nome nel tempo, senza necessità di leggi, sono vini che hanno portato i nomi della terra, della zona nel loro nome del vino.”

E quindi: Derthona sia!

E la selezione continua…