Un evento nato per celebrare il più raffinato dei piatti della tradizione meneghina, il risotto.
In primis quello “giallo” allo zafferano, che rappresenta la ricetta milanese più diffusa e conosciuta, nata nel Sedicesimo secolo proprio ai piedi del Duomo. Accanto altre versioni, sempre molto lombarde: zafferano e salsiccia, detto alla Monzese, e con radicchio e scamorza.
Loro sono i cuochi, tutti volontari, della Confraternita della Pentola di Senago che prestano il loro servizio con giganteschi tegami in cui vengono letteralmente “remati ” gli ingredienti delle ricette tipiche (dal risotto alla cassoeula, in base alla stagione e alle richieste).
Un successo in ogni senso, sia per la risposta dei milanesi che da mezzogiorno fino a sera hanno invaso il cortile dell’antico convento al civico 49 di Via San Vittore, attendendo in fila il proprio turno per ritirare il piatto di risotto prescelto, sia per la diffusione di tradizioni e produzioni lombarde, obiettivo dei promotori dell’evento
Gli organizzatori infatti precisano:
“L’obiettivo è proporre un viaggio alla ricoperta dei sapori, delle tradizioni antiche della nostra terra che pian piano col passare degli anni si stanno perdendo. E’ la prima edizione di festa del risotto in centro città e l’obiettivo sembra raggiunto. Per noi è importante diffondere le tradizioni locali”.
E così accanto alle pentolone colme di risotti, un mercatino di produttori lombardi (formaggi, riso, birre, zafferano, vino); una mostra fotografica sulle “Terre di risaie”; alcuni laboratori didattici sullo zafferano, sulla sua raccolta e sul suo utilizzo anche come bevanda; una presenza del libro Storie di cibo nelle Terre di Expo che contiene tra l’altro storie di riso, di risaie e di ricette tradizionali.
Nel primo pomeriggio, tra la folla che degustava i risotti, la birra e altre ricette preparate per l’occasione da Caoté Catering (il catering sociale gestito dalla cooperativa La Cordata che lavora con donne migranti), i produttori di zafferano e di riso hanno intrattenuto i presenti con “due chiacchiere” su questi prodotti:
La festa è proseguita fino a sera, con una continua richiesta di risotto (le pentolone della confraternita non hanno mai smesso di funzionare!) e musica dal vivo. Il programma iniziale prevedeva due giorni di evento, modificati alla sola giornata di sabato per le previsioni meteo poco incoraggianti della domenica.
Qui un video della giornata, con interviste ai singoli produttori: