Nonostante anno infausto la Rossa ha deciso di uscire, come abbiamo annunciato qui.
Abbiamo seguito in diretta la consegna, fatta quasi esclusivamente con annunci e dirette on line, con conneessioni via web, attraverso cui comunque è passata l’emozione, la commozione, la felicità di grandi personaggi premiati.
Non tutte notizie positive purtroppèo…qualche perdita di stelle e qualche appunto sul settore femminile…
In diretta dalla premiazione Guida Michelin 2021 ecco i premi consegnati:
*Il direttore della Guida Michelin Gwendall Poullenec. in diretta live ha spiegato i concetti di questo nuovo simbolo, che celebra e incoraggia le iniziative sostenibili nelle cucine dei ristoranti:
“Convinti che gli chef possano avere un impatto concreto sull’ambiente vogliamo premiare chi si impegna a offrire il meglio ai loro clienti. E allora vogliamo premiare tutti i campi d’azione che contribuiscono a rendere una cucina virtuosa: la cucina, l’approvigionamento, la gestione degli sprechi, l’utilizzo di prodotti a impatto basso…un impegno in generale sincera e sentita”.
Nota: I ristoranti che non hanno annunciato la riapertura a causa della pandemia non sono stati inseriti tra coloro che perdono la stella.
-Nuove Due Stelle della Guida Michelin 2021 (salgono a 37 ristoranti totali):
=> i ristoranti sono 2027, di cui :
Come ricorda Italia a Tavola “l’associazionismo la fa da padrone, nel senso che chef e ristoranti che aderiscono a associazioni sono forse più in vista forse perchè fanno squadra”. Nello specifico al netto delle nuove stelle assegnate e tolte, Le Soste ed Euro-Toques contano rispettivamente 80 e 70 stellati fra i propri associati.
Un primato per le due associazioni fondate da Gualtiero Marchesi e rappresentanti l’alta cucina, Le Soste in termini di ristoranti e Euro Toques in termini di chef e cuochi.
Viene da chiedersi come mai? Dunque, è vero che le donne chef hanno forse più difficoltà “personale” a raggiungere il successo, a decidere di lavorare in cucina, lavoro duro e pesante, che vincola molto la scelta di avere famiglia e figli, ma molte lo hanno fatto. E ci sono riuscite
Hanno scelto di lavorare in cucina, con o senza una famiglia dietro, con o senza figli, questo credo abbia poca importanza. Ma questo crediamo che alla guida non debba nemmeno interessare, anzi può essere solo un valore aggiunto.
Di brave donne chef, cuoche, cuciniere, chiamiamole come volete, ce ne sono tante, l’Italia è piena.
E, si badi bene, non per regalare un premio dedicato, non per dare il Premio Donna Chef, NO!
Semplicemente per premiare la professionalità. Dati alla mano a noi appare strano che questa professionalità in cucina sia tutta maschile, senza nulla togliere alla bravura dei nostri ottimi chef.
Non è una gara di sessi, ma una valutazione statistica!
Noi ne abbiamo conosciute molte di brave CUOCHE, determinate, capaci, professionali, caparbie, preparate. Una Sara Preceruti, a Milano, o Solaika Marrocco a Lecce, senza contare tutte le ottime sommelier, colonna portante di molti ristoranti stellati…
Insomma non ne vogliamo fare un discorso sessista, il femminismo e il maschilismo non fanno per noi, ma allora togliamo anche il premio Donna Chef, sarebbe meno scandaloso!
Le abbiamo riportate nel nostro articolo dedicato alla giornata contro la violenza sulla Donna le parole del Grande Maestro Marchesi che diceva che:
“La cucina è donna, la cucina nasce dalle donne. Poi sono arrivati gli uomini e hanno rovinato tutto.Perché le donne cucinano con amore, gli uomini invece si perdono dietro tante idee inutili”
E se lo diceva il grande maestro, qualche motivo ci sarà stato! Diamo più visibilità a chi se la merita… le stelle non sono contate, non si toglie nulla a nessuno chef anzi magari la presenza di uguali presenz femminili rende tutto più bello ed equilibrato!