I cocktail Millenium per sentirsi Affini

Il “Millenium” di Affini è una nuova experience tra cocktail d’autore e icone mondiali.

Dodici drink a numero limitato e altrettanti bicchieri personalizzati da collezionare per rendere omaggio ai protagonisti del primo decennio del 2000

Un progetto per raccontare un decennio importante, ricco di personaggi – icona, di nuovi stili di vita e nuove mode.

Una vera e propria experience, per reagire alla crisi attuale dovuta al Covid-19 e alle nuove restrizioni, regalando attraverso sapori mixati la voglia di giocare con la fantasia e la riscoperta in chiave drink di uomini e donne che hanno fatto la Storia.

Parte con questi presupposti “Millenium”, la nuova originale idea del brand Affini dedicata agli adolescenti del primo decennio degli anni 2000 e, più in generale, a tutti gli amanti del bere responsabile e di qualità.

Un vero e proprio viaggio nel tempo scandito da dodici drink, totalmente nuovi e creativi e che si ispirano, per poi rivisitarli, a cocktail classici.

Ogni proposta “Millennium” sarà a numero limitato di 100 e sarà accompagnata da altrettanti bicchieri personalizzati che i cento fortunati e tempestivi consumatori potranno portarsi a casa come ricordo ed eventuale  collezione.

I cocktail Millenium saranno lanciati ogni due settimane.

Viste le attuali restrizioni imposte dal Governo potranno essere ordinati in formula delivery insieme al bicchiere personalizzato.

Ad “aprire le danze” è stato  il cocktail “Obama – Mama”, in omaggio all’ex Presidente degli USA Barack Obama, uno dei protagonisti indiscussi dell’inizio del secolo, ma anche al drink Bahama Mama reso famoso nella serie TV Scrubs.

Obama Mama è un esotico mix di rum, banana e cacao, omaggio alle origini hawaiane del Presidente Obama, da gustare la domenica pomeriggio, immaginando il mare, al pensiero “Yes, weekend!”.

Sarà poi il turno di altri personaggi cult nei loro ambiti di competenza, da Eminem a Kobe Bryant, da Dawson’s Creek al Gladiatore solo per citarne alcuni.

Alla regia del progetto Millennium e dietro il bancone, tra shaker e metal pour, c’è Michele Marzellahead Barman del Gruppo Affini, in compagnia del suo collega Martin Marchetti, mentre la grafica dei bicchieri è stata realizzata dal disegnatore torinese Francesco Lo Pomo.

Così ci spiega il barman Michele:

“Il Progetto “Millennium” è partito mesi fa da una semplice idea e si è sviluppato attraverso un intenso e stimolante lavoro di preparazione.

Abbiamo pensato attentamente a come legare una peculiarità, o l’assonanza del nome, di un personaggio, un film o una canzone celebri degli anni zero. Ci piaceva l’idea di creare un legame con i nostri clienti, di poter creare degli oggetti per loro. Per questo abbiamo contattato Francesco Lo Pomo, studiato attentamente le grafiche e pensato di apportarle in una serie di bicchieri personalizzati, come quando da piccolo compravo la Nutella per farne “collezione”.

Il nostro obiettivo è che il cliente giochi insieme a noi e possa usare i nostri bicchieri anche a casa, magari assegnando questo o quel personaggio all’ospite desiderato.”

Dietro e alla base di tutto questo c’è Davide Pinto, proprietario del gruppo Affini e mente attiva in questo mondo di cocktail e “Torinesità”:

“Con Millennium vogliamo offrire ai nostri Clienti un’experience totalmente nuova.

Li vogliamo accompagnare in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, alla scoperta del nostro passato e di nuovi sapori .

I cocktail di Millennium vanno oltre la classica drink list di Affini e sono a numero limitato, così come i loro bicchieri.

Come tutte le cose belle, Millennium avrà un inizio e una fine: è nato per emozionare, per creare nuovi stimoli e regalare sapori intensi.  È nato per includere e abbracciare idealmente tutti i nostri amici e clienti attraverso un progetto esclusivo e fantasioso.

Perché anche in questo periodo non è facile essere Affini, ma è dannatamente bello”.

Per informazioni e ordini: https://affinitorino.it/

Grandi idee nascono da menti imprenditoriali, che non vengono fermate dalle difficoltà, anzi stimolate.

E le Storie di Cibo continuano a raccontare…