Impressionismo da gustare: Monet rivive a Tavolo Unico

A Tavola con Monet.

Quando l’Impressionismo si fa esperienza totale: Arte, Cinema e Cucina si incontrano a Tavolo Unico.

Dal 9 all’11 maggio 2025, il ristorante immersivo Tavolo Unico ospita un evento che potrebbe essere un invito “A Tavola con Monet”, una unicità che trasforma l’Impressionismo in esperienza sensoriale. Tra opere d’arte, musica dal vivo e piatti ispirati alla luce e ai colori dei maestri francesi, prende vita una cena che unisce storia, gusto e bellezza. Il tutto a partire da un invito originale del 1891 firmato da Claude Monet, testimone della convivialità tra artisti. Un viaggio tra arte, cinema e cucina, guidato dalla visione dello chef-patron Massimiliano Babila Cagelli.

Era l’alba del 15 aprile 1874 quando un manipolo di artisti affamati di libertà, rifiutati dall’arte ufficiale e sospinti da un’urgenza nuova, aprì a Parigi la prima mostra collettiva fuori dai circuiti accademici. Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Cézanne e Sisley esponevano in uno studio fotografico in Boulevard des Capucines, con pareti rivestite di panno rosso bruno, quasi a voler infiammare di ribellione il loro gesto. Lo chiamarono “Salone degli Indipendenti”.

Il critico Louis Leroy, osservando una tela di Monet intitolata Impressione, levar del sole, coniò per scherno il termine “impressionisti”.

tavolo unico Claude Monet

E fu così che nacque la modernità.

Questi pittori rivoluzionarono la percezione visiva e spirituale della realtà. Dipingevano la luce, il tempo che passa, l’aria che vibra. Ma non erano solo artisti della tela: erano uomini e donne che condividevano cene, idee, stenti, battaglie. L’impressionismo nasce anche così: tra le chiacchiere a tavola, i pranzi nella casa di Monet a Giverny, i brindisi nei bistrot di Montmartre.

Era un’arte vissuta, non contemplata. Un’arte da mangiare con gli occhi, ma anche da condividere con le mani, il vino, le parole.

Quando il cinema racconta la pittura

A 150 anni da quella data, l’Impressionismo torna a parlarci in tutte le lingue dell’arte. Non solo nelle mostre – come quella maestosa organizzata dal Musée d’Orsay – ma anche sul grande schermo.

Il film-evento “L’ALBA DELL’IMPRESSIONISMO. PARIGI 1874”, diretto da Ali Ray e distribuito da Nexo Studios, guida gli spettatori in un percorso immersivo nella mostra parigina, con oltre 130 opere esposte, testimonianze d’epoca e narrazioni tratte dalla stampa e dai cittadini di una Parigi inquieta e vibrante.

Uscito nei primi giorni di aprile nei cinema italiani, il film è stato ed è un’occasione rara per vedere come arte e cinema si incontrino nella memoria viva dell’impressionismo: una corrente che nasceva nella precarietà e oggi ispira ogni forma di espressione visiva, musicale, gastronomica.

A Tavolo Unico la pittura si fa piatto. E racconto. E musica

Ed è proprio su questa idea di sinestesia – di dialogo tra tutte le arti – che nasce l’idea di sedersi A Tavola con Monet, l’evento esclusivo ideato e ospitato da Tavolo Unico, a Busto Arsizio, dal 9 all’11 maggio 2025.

In questo ristorante immersivo dove ogni sala è un universo artistico, lo chef e patron Massimiliano Babila Cagelli ha dato forma a un sogno: riportare l’impressionismo sulla tavola, in un racconto che unisce cucina, musica, storia e autentici reperti storici.

Il cuore dell’esperienza sarà l’esposizione di un invito originale firmato da Claude Monet nel 1891, con timbro e francobollo d’epoca, indirizzato a un collezionista per un pranzo tra artisti. Accanto, anche la prima edizione della biografia di Monet, scritta proprio da quel commensale. Documenti autentici che fanno tremare le dita, ma che a Tavolo Unico non restano fermi sotto vetro: diventano spunto per un racconto, una cena, un viaggio.

Il menù – pensato da Cagelli come una “tavolozza gastronomica” – attraversa i colori e le atmosfere dell’impressionismo: piatti che evocano i riflessi sull’acqua, le sfumature delle ninfee, la luce dorata delle campagne francesi, l’intimità dei salotti bohémien. Tutto sarà accompagnato da musica da camera dal vivo, con pianoforte solo e ensemble d’archi, proprio come accadeva durante le serate dei pittori nel cuore della Belle Époque.

Come racconta lo setsso Cagelli, questo evento esclusivo nasce dal tentativo e dal desiderio di raccontare l’Impressionismo non come qualcosa da studiare, ma da vivere. L’arte, come la cucina, deve emozionare, contaminare, mettere in relazione.

E con questo evento così speciale si arriva a far rivivere la convivialità che c’era nelle case degli artisti. Quell’intimità creativa che dovrebbe arrivare agli ospiti come una forte sensazione di aver toccato un pezzo di storia, ma non con la mente. Con i sensi.

Che l’Impressionismo è vivo, e può ancora parlare. Basta saperlo ascoltare. 

Anche a tavola!

📅 9–11 maggio 2025 (vernerdi ore 20.20; sabato ore 20.20; domenica ore 12.30)
📍 Tavolo Unico, Busto Arsizio
🎟️ Prenotazioni aperte su www.tavolounico.it