“HOMI”, Manifestazione dedicata ai nuovi modi di abitare, arredo tavola e cucina, creazioni di designer emergenti, artigianato artistico, tenutasi a Milano dal 26 al 29 Gennaio 2019 a Rho-Fiera, ha lasciato come ricordo all’interno di Palazzo Reale la mostra “CONVIVIANDO.
Precisamente nelle dieci stanze dell’Appartamento del Principe al primo piano possiamo trovare “L’arte della tavola tra passato e futuro” organizzata da Marie Claire Maison e curata da Cinzia Felicetti, la Direttrice Responsabile.
L’esposizione è un invito al viaggio attraverso tre secoli per ammirare le tavole preparate ed imbandite, anche complici le loro rappresentazioni cinematografiche celebri che ce le hanno mostrate, dandoci contemporaneamente la storia dei più famosi arredi nelle apparecchiature.
Lo stile barocco a tavola, con lo sfarzo che nel ‘700 doveva rispecchiare la potenza del Re Sole, è raccontato attraverso una mise en place ispirata al fil ‘Vatel’, ambientato ai tempi di Luigi XIV. Un picnic sull’erba, con cestini di vimini e tovaglie candide, porterà il visitatore nell’Inghilterra dello stile regency ispirato al film ‘Emma’, mentre lo stile romantico si impone nell’ambiente della Sicilia tra la fine del 1800 e gli inizi del ‘900 dipinto dal film di Luchino Visconti ‘Il Gattopardo’, dove la frutta candida era in tinta con i fiori.
Si parte dal Settecento con le porcellane della manifattura di Sèvres con la Regina Marie Antoinette in una scena del film di Sofia Coppola; a seguire i calici di cristallo nella tavola dell’Ottocento sul set de “Il Gattopardo” di Luchino Visconti e, nel primo Novecento con forme semplificate ed eleganti nel film “Cocò Chanel e Igor Stravinsky” diretto da Jan Kounen.
Ad un tratto una tavola di ispirazione orientale circondata da preziosi paraventi floreali. Ecco gli anni Sessanta del Novecento con le tavole che traggono ispirazione dai film “Il grande Gatzby” firmato da Baz Luhrmann e da “A single man” del regista Tom Ford al suo esordio.
La curatrice della mostra e direttrice di Marie Claire Maison, Cinzia Felicetti ha commentato:
“È un percorso che racconta più di tre secoli dello stare a tavola. Si parte dal ‘700 dove ci sono piatti in argento a profusione e in cui si ostentava vanità, agli anni ’20 del 1900 de ‘Il Grande Gatsby’ dove il mobile bar era il must della serata. Si prosegue con una tavola apparecchiata per solo due persone, quella del film ‘A single man’ di Tom Ford, in cui a fare da padrone è lo stile di vita del single incallito ma attento al design. Al temine del percorso c’è una tavola futuristica un po’ inquietante, quella ispirata al film ‘Ex machina’ di Alex Garland, che dipinge un epoca in cui le persone non avranno più lo stomaco e per cibarsi ingoieranno pastiglie”.
Storie di cibo questa volta parla di cibo in senso lato, prendendolo dalla parte della tavola:
E mi piace terminare questo racconto con una citazione della curatrice della mostra, relativa alla tavola come metafora della vita…perchè “saper stare a tavola significa muoversi con garbo nella vita, con un’attenzione speciale a chi ci circonda”:
“Luogo di massima espressione della convivialità, la tavola è una metafora dell’esistenza.
Sul suo palcoscenico di dimensioni ridotte, i commensali sono attori di una rappresentazione della realtà scandita da verbi con uno spiccato carattere sensoriale (assaporare, sorseggiare, conversare…).
Il menu fa da copione mentre chi invita svolge il ruolo di regista della ‘mise en place’, stabilendo i ritmi della sceneggiatura. Ed ecco che il galateo, da accessorio vintage, diventa dispensatore di inossidabile saggezza.
Perché saper stare a tavola significa muoversi con garbo nella vita, con un’attenzione speciale a chi ci circonda.” (Cinzia Felicetti, Direttrice di “Marie Claire Maison”)
2 Commenti
Grazie delle informazioni…ancora pochissimo tempo effettivamente,ma faccio il possibile per visitarla e godere delle bellezze a tavola di altri tempi, sicuramente lontani dall’apparecchiare stile fast food!
Continuo a leggervi.
Grazie di cuore, continueremo a tenerti informata e impegnata in interessanti letture!