“Napoletano? E famme ‘na pizza”: Salemme racconta la napoletanità.

“Napoletano? E famme ‘na pizza” il nuovo esilarante spettacolo di Vincenzo Salemme.

Una confessione sincera sui clichè e gli aneddoti della napoletanità.

Napoletano? E famme ‘na pizza” è uno spettacolo che nasce dall’omonimo libro di Vincenzo Salemme.

Un titolo che fa riferimento ad una battuta di una sua commedia teatrale nella quale uno dei personaggi chiedeva al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.

Da qui nasce il ragionamento sui clichè legati all’essere napolatano: deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma… e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente.

Da queste riflessioni nasce lo spettacolo.

Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi, ma Napoli più di ogni altra.

E lui che è nato in provincia a 30 chilometri da Napoli e che ha una casa a Roma e che da bambino temeva Napoli per il detto “Vedi Napoli e poi muori”…ecco proprio lui può dichiararsi e considerarsi un napoletano a tutto tondo?

Da questa domanda nasce lo spettacolo, nel quale Salemme cerca, con la sua travolgente empatia e ironia, di scoprire insieme al pubblico se lui sia un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della sua terra.

Salemme lo dichiara apertamente:

“Voglio cercare con voi la risposta a questa domanda: “sono” napoletano o “faccio” il napoletano? Aiutatemi!”

La compagnia è abbastanza consolidata, una grande sintonia e confidenza, una certa goliardica amicizia che traspare anche dalle chiacchiere in sala stampa: Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del vcchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto.

E proprio in sala stampa il discorso cade anche sul cibo, perchè ci si chiede come l’attore rappresenta il suo essere napoletano, o di Bacoli, campano insomma….solo con la pizza? E la sua risposta rivela subito un grande amore per la cucina, nei suoi racconti di piatti qulai la genovese e il ragù alla napoletana, per non parlare degli struffoli…

Insomma, spettacolo consigliatissimo.

Per l’originalità delle scene, per la simpatia di Salemme, per le risate immancabili e per qualche riflessione seria, tipica degli spettacoli commedie e comici, ed è questo il bello del teatro.

Lo spettacolo va in scena dal 13 dicembre all’8 gennaio al Teatro Manzoni a Milano.

E poi all’Olimpico di Roma dal 13 al 29 gennaio.