Ristorante ZU, un’esperienza gastronomica da segnare sul Lago d’Iseo.
Chef Angelo Bonfitto, pugliese e bergamasco, unisce territorio, mare e lago. Conditi da tanta passione.
C’è un ristorante, in cima a una delle terrazze più suggestive del Lago d’Iseo, dove la cucina non si limita a stupire: emoziona. Si chiama ZU, ed è il regno dello chef Angelo Bonfitto, giovane patron con radici pugliesi e anima bergamasca, che ha scelto di raccontare la sua idea di gusto tra acqua dolce e salata, terra e tecnica, memoria e visione.
ZU affonda le sue radici nella Trattoria del Pesce, storica insegna di Riva di Solto nata nella seconda metà del Novecento. Oggi, sotto la guida di Angelo Bonfitto, si è trasformata in un ristorante gastronomico contemporaneo, che non rinnega la propria eredità ma la reinterpreta con creatività e rispetto.
Lo chef, pugliese di origine e bergamasco d’adozione, classe 1993, dopo il diploma all’Istituto alberghiero di Bergamo, Bonfitto ha maturato esperienze significative in ristoranti stellati come il Piazza Duomo ad Alba, il Reale di Niko Romito, l’Aga di San Vito di Cadore e il Lido 84 di Riccardo Camanini. Nel 2023, ha rilevato la gestione del Ristorante Zù con l’obiettivo di reinterpretare la cucina del territorio in chiave contemporanea con un progetto tutto suo, in cui sono presneti anche i genitori.
- Abbiamo parlato di Angelo Bonfitto QUI, con la cena a quattro mani a Bergamo con lo chef Suardi.
La sua cucina è un racconto personale che unisce il Mediterraneo e il Nord Italia in un linguaggio coerente, pulito, essenziale.
La proposta gastronomica
La cucina di ZU si distingue per l’utilizzo di ingredienti locali, con particolare attenzione al pesce di lago e ai prodotti vegetali.
Il menù offre due percorsi degustazione: uno di quattro portate, dedicato al pesce di lago, e uno di sette portate che racconta l’incontro tra le culture mediterranea e alpina. Tra i piatti emblematici, spiccano la crema di cicoria e cioccolato bianco con trota e insalata di quercia, la ricciola dry-aged con peperone crusco e limone salato, e il “Vesuvio”, una pasta tiepida con crema di piselli, alga nori e menta.
Uno degli elementi più straordinari dell’esperienza è senza dubbio la sala. Ampie vetrate abbracciano il panorama mozzafiato del Lago d’Iseo, da Monte Isola alla Valle Camonica.
L’arredo è moderno, minimalista ma caldo. I tavoli sono distanziati, la mise en place è curata ma non rigida. La terrazza panoramica rende possibile pranzare o cenare immersi nella luce naturale, con il lago come compagno di viaggio.
Il servizio in sala è guidato dal sommelier, figura chiave nel definire l’esperienza: preparato, appassionato, mai invadente ma simpatico. La carta dei vini è dinamica, intelligente, costruita su vitigni resistenti, piccole produzioni locali e chicche fuori dagli schemi. Gli abbinamenti sono pensati per stupire e valorizzare, anche osando (come i rossi sui piatti di pesce).
La nostra esperienza al Ristorante ZU si è sviluppata attraverso il menu degustazione da sette portate, che non è solo una sequenza di piatti, ma un vero e proprio racconto.
Il benvenuto arriva in una cocotte, con una spuma di pomodoro che nasconde alla base un battuto di fragole: sopra, una polvere di paprika. L’effetto è sorprendente, una fusione tra dolcezza, acidità e speziatura che risveglia immediatamente il palato.
Segue un piatto che ha il sapore della sfida: crema di cicoria e cioccolato bianco, su cui si adagia una trota al vapore, cotta con delicatezza, quasi a voler preservare ogni fibra della sua consistenza. A completare, un’insalata di quercia dalla struttura carnosa. Il contrasto tra l’amaro della cicoria e la dolcezza del cioccolato si risolve in una perfetta armonia, tanto che diventa impossibile resistere alla tentazione della scarpetta.
Arriva poi la ricciola, lavorata con una frollatura a secco di dieci giorni. La carne, soda e intensa, è arricchita da una crema di peperone crusco, limone salato e una nota vegetale di acetosella. Questo piatto è una dichiarazione d’intenti: unire Sud e Nord in un linguaggio gastronomico che parla la lingua della profondità.
Ma è con il “Vesuvio” che la narrazione si fa commossa. È la prima ricetta portata da Bonfitto allo ZU: un formato di pasta tiepida accoglie una crema di piselli, piselli sott’aceto, alga nori in polvere e, sopra, acetosella e menta. La tiepidezza permette a ogni aroma di restare vivo, in equilibrio tra dolcezza vegetale, sapidità marina e freschezza erbacea. Un piatto che parla di origini, di tecnica e di poesia.
Il quinto passaggio è una zuppetta di pesce, potente e rassicurante. La gola di ricciola, parte interna del pesce ricca di gusto e consistenza, viene cotta alla brace e servita con un fondo realizzato con carapaci, pomodoro e verdure di stagione. La cottura volutamente croccante delle verdure aggiunge masticabilità a un piatto che sazia anche lo spirito.
Ci sono anche i formaggi, ma niente carrello: qui si dialoga. La selezione è su misura, costruita insieme all’ospite. Tutti prodotti del territorio, eccetto un solo intruso: un caciocavallo che è omaggio alle origini dello chef.
Infine, i dolci. Due preparazioni che raccontano due anime: la prima, un budino al cioccolato con whisky, servito con gelato al pistacchio e caramello salato. Caldo, goloso, avvolgente. La seconda, una zuppetta di mango con frutta fresca, meringa e sorbetto al kiwi. Fresca, dinamica, perfetta per chiudere con leggerezza.
Il percorso vini lascia piacevolmente avvoltiu nella dimensione ZU, un luogo che nutre davvero tutti i sensi.
Qui cucina e sala dialogano in armonia. Qui il panorama non è solo sfondo, ma parte del piatto. Per tutti questi elementi e questi sapori, ZU si dimostra e si presenta come il presente e il futuro della gastronomia italiana: giovane, consapevole, emozionante.
Approvato a tutti gli effetti!
ZU - Cucina con Vista & Visione Via Predore, Riva di Solto (BG) www.ristorantezu.it Menu degustazione 4 portate: ~60€ Menu 7 portate: 90€ (~200€ con abbinamento vini)