Svelati i nomi dei mentori. Per la prima volta l’Italia scende in campo sfidando Croazia, Romania e Slovenia.
Sono in corso in tutto il mondo le finali regionali dell’edizione 2020 di S.Pellegrino Young Chef, il progetto di scouting internazionale che promuove l’ingresso dei giovani talenti nella comunità gastronomica globale.
Fino a dicembre i finalisti delle 12 regioni che nel mondo hanno superato le selezioni si sfideranno con l’obiettivo di essere i protagonisti della competizione per il titolo internazionale in programma a maggio 2020.
Si precisa che l’Italia è stata quest’anno inserita nella regione Italia e Sud Est Europa, che raggruppa 12 paesi di questa zona geografica: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Romania, San Marino, Serbia, Slovenia, Vaticano.
Per la prima volta dal 2015, anno di esordio della competizione, l’Italia partecipa ad una selezione regionale che prevede il coinvolgimento di finalisti in arrivo da Paesi diversi: Croazia, Romania e Slovenia.
Un’occasione unica per i giovani chef – ma anche per la comunità gastronomica che parteciperà alle varie fasi della gara – di scoprire o approfondire la conoscenza di culture culinarie diverse, interpretate con uno sguardo aperto sul futuro.
Tra le novità della nuova edizione, l’opportunità per i finalisti regionali di essere affiancati da un mentore, uno chef di esperienza con cui confrontarsi per perfezionare l’appeal della ricetta ed esprimersi in modo autentico e originale.
Ma il dialogo con i mentori sarà anche un’occasione per comprendere il ruolo della gastronomia come forza trasformatrice e motore per il cambiamento.
Gli young chef sono stati attentamente selezionati da ALMA – Scuola internazionale di cucina italiana, dove ogni signature dish è stato valutato in base a 3 criteri:
Lo stesso Matteo Berti, direttore didattico di Alma, ha spiegato l’impegno necessario per affrontare le selezioni che richiedono un lungo processo di valutazione.
Berti ha anche suggerito ai giovani chef di scegliere i propri ingredienti valutandoli per le origini, studiandone il periodo di produzione, cercandone la migliore qualità e varietà.:
“Usare materie prime di cui ci si innamora, dopo averle studiate, è un modo per fare e trasmettere cultura”.
Secondo le nuove regole di quest’anno, orientate all’uguaglianza di genere, ogni gruppo di finalisti regionali includerà almeno tre donne sui 10 scelti chef per ogni Regione, dove possibile.
Questi i mentori scelti dai giovani chef in gara alla finale regionale in programma a Milano il prossimo 21 ottobre:
Gabriele Bonci – credit Arianna Giuntini
Le ricette elaborate dai giovani talenti in gara, perfezionate con l’aiuto dei mentori, saranno valutate da una giuria internazionale.
Chef italiani e internazionali: gli italiani Pino Cuttaia (La Madia – Licata, 2 stelle Michelin), Matias Perdomo (Contraste – Milano, 1 stella Michelin), Antonia Klugmann (Argine a Vencò – Dolegna del Collio, 1 stella Michelin), Marianna Vitale (Sud – Quarto, 1 stella Michelin), la croata Ana Grgić (Zinfandel’sRestaurant – Zagabria), la rumena Oana Coantă (Bistro de l’Arte – Brasov) e lo sloveno Janez Bratovž (JB Restavracija – Lubiana).
Agli chef mentori, spetterà infine il compito di valutare chi, tra gli chef in gara, si aggiudicherà il titolo di Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy, ideato per valorizzare il piatto che più di ogni altro saprà interpretare con efficacia e gusto contemporaneo la relazione e l’incontro fra culture.
Infatti nel corso di ogni finale regionale, oltre alla scelta dei finalisti, si procederà all’assegnazione di altri tre premi:
I finalisti young chef e quelli dei tre premi per ogni regione saranno annunciati in tempo reale sul sito della manifestazione: www.sanpellegrinoyoungchef.com .
Quindi il 21 ottobre 2019 a Milano verrà deciso il rappresentate per Italia e Sud Est Europa che potrà accedere alla finale internazionale del 2020 dove dovrà confrontarsi con i finalisti delle altre 11 regioni in gara.