Basilicata: una cucina da scoprire!

Il tour #BasilicataCoast2Coast4Food è alla scoperta delle bontà e dei sapori di questa regione.

La gastronomia lucana è varia, ricca e allo stesso tempo semplice e genuina.

Tante sono le prelibatezze, i prodotti IGP (ad oggi ben 17!), tante le eccellenze e le “chicche” anche poco conosciute.

Il tour andrà alla scoperta di tutto ciò, e qui è utile fare una carrellata generale delle bontà che piano piano verranno raccontate!

A partire dalla pasta fatta a mano, tradizionalmnete ottenuta dal saiente impasto di soli due ingredienti: acqua e farina (e anche sulla farina si apre un capitolo a parte!).

Pasta a mischiglio, firriccieddi della Val D’Agri, manate di Vaglio, fusilli, cavatelli, lasagane: sono solo alcune delle specialità da gustare. Ogni zona della regione ha il suo formato di pasta preferito, li scopriremo tutti, li assaggeremo a più non posso!

Tra i formaggi lavorati con metodo tradizionale spiccano il Pecorino di Filiano DOP, il Canestrato di Moliterno IGP, le ricotte, le scamorze e i caciocavalli.

A questi si uniscono le varie tipologie di salumi e di salsiccie, prima tra tutte la lucanica già nota nell’Antica roma, e che proprio recentemente ha ottenuto l’IGP (lucanica di Picerno).

Una menzione speciale merita il pane di Matera IGP, gustoso e fragrante, che ricorda nella sua forma il paesaggio della Murgia.

Ci sono poi le olive nere di Ferrandina, il baccalà di avigliano, le acque minerali del Vuture, la melanzana rrossa di rotoda, i fagioli di Sarconi e il peperone di Senise (il famoso peperone crusco).

E poi tanta frutta fresca, nella pianura metapontina: dagli agrumi alle fragole, dalle albicocche all’uva, fino a delle tipologie particolari di fichi, quali i fichi Rosa di Pisticci.

Il buon cibo si apprezza di più se accompagnato da un buon vino, e dalle colline del vulture nasce uno dei più potenti vini del sud Italia, l’ Aglianico del Vulture.

Barile, Venosa, Melfi, Ripacandida, sono alcuni dei comuni interessati dalla produzione di questo pregiato vino le cui origini risalgono ai tempi della Magna Grecia e che oggi è annoverato tra i migliori vini d’Italia e d’Europa.

I vigneti si trovano alle pendici del Monte Vulture, un vulcano spento che conferisce al vino quel carattere così unico e speciale.

L’Aglianico del Vulture nella variante “Superiore” ha ottenuto la DOCG nel 2010, e ha dato vita ad una kermesse che ha luogo a settembre ogni anno alui comletamnete dedicata: l’ Aglianica Wine Festival.

Di sicuro questo è il vino DOC più conosciuto, ma la Basilicata vanta altri tre DOC che ben rappresentano la varietà regionale:

  • il vino Terre dell’Alta  Val d’agri, prodotto in Alta Val d’Agri nelle varianti Rosso, Rosso Riserva e Rosato;
  • la produzione DOC Matera che porta il nome della città dei sassi ma si estende all’intera provincia, dalla costa jonica alle gravine della Murgia,
  • il Grottino di Roccanova che prende il nome dalle tipiche grotte in cui il vino viene posto  a invecchiare.

  Tutti questi prodotti verranno raccontati nel dettaglio su queste pagine, con interviste ai produttori e alle istituzioni che stanno lavorando per portare avanti queste produzioni di valore.  

In attesa di Matera2019, StoriediCibo si dedica ad un Coast2Coast tutto enogastronomico e tutto lucano 😉

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