Pensare il cibo: il punto di vista filosofico.

Pensare il cibo alla sua quarta edizione: quest’anno si parla del cibo visto con gli occhi della filosofia, il 24, 25 e 26 ottobre al Circolo della Stampa di Torino.

Un appuntamento diventato ormai un classico nel panorama culturale torinese.

Sotto la lente d’ingrandimento della filosofia ci saranno tematiche di estrema attualità: dalla cosiddetta “post verità”, cioè la verità di comodo che innesca le bufale sul cibo, che hanno grande diffusione nei confronti dei consumatori, alla nascita delle culture alimentari in base a ragioni ambientali, religiose, contaminazioni sociali, scoperte scientifiche e tecnologiche.

Culture del cibo che nascono anche oggi, nel nuovo ecosistema urbano della modernità. Fino al “dogma” della longevità, uno dei principali argomenti del marketing alimentare e del mondo della nutraceutica.

A sviscerare i temi e a confrontarsi sulle diverse visioni, saranno personaggi di spicco nei campi della filosofia, della storia, della psicoanalisi e delle scienze nutritive, moderati da giornalisti culturali.

Così come nelle precedenti edizioni, il format di Pensare il Cibo prevede, per ogni appuntamento, un’originale ouverture musicale, grazie alla collaborazione con Pequeñas Huellas, progetto internazionale che promuove la nascita di orchestre e cori di giovani e che persegue finalità di promozione sociale e dei valori della fratellanza.

Al termine di ogni serata sarà offerto un aperitivo conviviale per riflettere sui temi affrontati durante la serata e condividere riflessioni ed emozioni, organizzato da Sara Casiraghi di pentolapressione.it in collaborazione con lo chef del Circolo della Stampa.

Originale la sua proposta:

  • Martedì 24 ottobre in contrapposizione alle bufale sul cibo verrà offerto un assaggio delle ricette del periodo di guerra, ovvero come tirar fuori un manicaretto con due scarpe vecchie.
  • Mercoledì 25 ottobre assaggi della tradizione gastronomica italiana.
  • Giovedì 26 ottobre assaggi della tradizione gastronomica sarda, più specificamente dell’ogliastra e della barbagia, dove risiede il più alto numero di centenari.

Qui di seguito il programma delle tre serate di PENSARE IL CIBO 2017:

  • Martedì 24 ottobre – ore 18 La Post verità nel piatto. Perché ci piacciono tanto le bufale sul cibo: si indagherà sulle ragioni che spingono gruppi umani ad accettare una non verità o un falso che “fa comodo”. La “post verità”, infatti, trova un humus particolare proprio nel cibo (e nella salute) e conosce meccanismi di diffusione particolari e di grande efficacia.
  • Mercoledì 25 ottobre – ore 18 Come nasce e si consolida una cultura alimentare e una tradizione della cucina.  Si rifletterà sulle motivazioni profonde che spingono una popolazione, una generazione o forse l’intera umanità a creare e a riconoscersi in una cultura alimentare. Si parlerà, quindi, di culture alimentari nate da ragioni ambientali, religiose, contaminazioni culturali, scoperte scientifiche e tecnologiche, carestie, ma anche di culture del cibo nella modernità, nate dal consumismo, dalla globalizzazione culturale o forse dal desiderio di un senso di appartenenza.
  • Giovedì 26 ottobre – ore 18 Nel frigorifero il dogma della longevità. La sana alimentazione e l’illusione dell’immortalità. Una ricognizione sui temi della longevità, tra i principali argomenti oggi del marketing alimentare e dello sterminato mondo della nutraceutica, partendo dalle diete antiaging, fino ai cibi che non fanno invecchiare e agli integratori che mantengono giovani.

Per informazioni: www.spazi-inclusi.it

Un interessante connubio, cibo e filosofia:  Storie di cibo consiglia vivamente la partecipazione!