A Vinitaly riconoscimenti per il Roero: premio “Betti” a Teo Costa

A Roberto Costa il premio “Angelo Betti” 2018 durante Vinitaly.

Il Padiglione Piemontese – composto da oltre duecento produttori, piccole e medie aziende, cantine, consorzi di produzione e tutela – è stato voluto dalla Regione insieme con UnionCamere e Land of Perfection, il consorzio che unisce tutti i consorzi del vino piemontese.

Il territorio vanta una produzione di 2,5 milioni di ettolitri, oltre la metà destinata al mercato estero: a Vinitaly presenti 42 vini doc e 17 docg apprezzati soprattutto dai Paesi dell’Unione europea e simboli della qualità del Piemonte e del Made in Italy.

Della produzione vinicola si occupano imprese industriali, cooperative, consorzi di tutela ma al Vinitaly hanno presenziato soprattutto le piccole e medie aziende agricole, con l’obiettivo di consolidare e sviluppare il rapporto con il mercato internazionale.

L’assessore  all’agricoltura della regione Piemonte Giorgio Ferrero è assolutamente favorevole a questa unione:

“Tutti insieme, non solo perché è un dovere, ma anche perché è una grande opportunità, soprattutto in un momento in cui le cose del vino vanno bene. Tutti insieme per innovare, per stare sempre al passo con i tempi”.

Tra produttori e cantine, è stato anche  proposto il “Ristorante Piemonte”, per combinare vini locali e piatti della tradizione piemontese curati da chef piemontesi stellati: Davide Palluda del Ristorante all’Enoteca di Canale d’Alba e Walter Ferretto del Cascinalenuovo di Isola d’Asti.

E poi un premio importante assegnato al  vignaiolo Roberto Teobaldo Costa, titolare con il fratello dell’azienda vitivinicola Teo Costa di Castellinaldo nel Cuneese, e pioniere piemontese dei vini senza solfiti aggiunti:  si tratta del Premio “Angelo Betti”, ex premio Cangrande, conferito ogni anno ai meritevoli della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni.

Così ha giustificato il premio l’ Assessore Regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero:

 “Con la designazione per il Piemonte di Roberto Teobaldo Costa per il premio “Angelo Betti” al 52° Vinitaly abbiamo voluto premiare la passione, l’umiltà contadina, il forte attaccamento al territorio, il rispetto delle tradizioni unito all’innovazione e alla volontà di affrontare sempre nuove sfide. Il premio è un omaggio a una famiglia, a una azienda e al suo territorio”.

Ho incontrato Roberto Costa nella sua azienda di Castellinaldo, paese del Roero sulla colline sopra Canale, e tra i racconti di vita e di cantina, ha commentato il premio semplicemente così:

“Questo riconoscimento  dato ad un’azienda anticonformista come la nostra è un forte segnale che l’assessore Ferrero e la regione Piemonte hanno voluto dare al nostro territorio.  Noi dedichiamo questo premio a papà Antonio e mamma Mariuccia, che ci hanno insegnato i valori veri della vita

(…e della Vite aggiungo io!)

Roberto Teobaldo Costa, noto da tutti come Teo, è titolare insieme al fratello Marco dell’azienda di famiglia: 50 ettari tra Langhe e Roero, concentrati tra Castellinaldo e Castagnito, quasi totalmente dedicati ai vitigni piemontesi, con 3 ettari a Barolo e 2 a Barbaresco.  

53 anni e tre eredi tutti avviati ormai in cantina,  rappresenta la quarta generazione di viticoltori di Castellinaldo, paese in cui è stato anche sindaco.

A fondare l’azienda, sul finire dell’ 800, è stato il bisnonno Antonio Costa, in paese famoso con il soprannome di Giobbe (nome  dato anche ad una linea di vini della famiglia)  per la sua pazienza.

Teo Costa è stato fra i primi in Italia e primo in Piemonte a puntare sulla vinificazione senza solfiti aggiunti, mettendo a punto un metodo specifico che ha poi brevettato nel 2007.

Dopo il primo spumante rosato “SO2 free” che ha ottenuto riconoscimenti nazionali, la gamma dei vini senza solfiti aggiunti si è ampliata  con una linea dedicata anche alla grande distribuzione.

Nella pratica, brevetto a parte, i segreti dei vini senza solfiti sono: uva sana in vigna e massimo rigore nelle operazioni di cantina.  Questo significa iniziare  nei filari a produrre uva sana e proseguire in cantina con il massimo rigore in fatto di pulizia e di tempestività nell’eseguire le varie operazioni sul vino. Sembra semplice a parole,  ma non tutte le cantine sono in grado di sostenere questi ritmi e protocolli.

Tenace e creativo, nel 1995 Teo Costa è diventato famoso per la realizzazione di un’intera linea di vini con le etichette fatte con immagini dei  quadri di Ligabue,  grazie alla collaborazione con il più grande collezionista italiano del famoso pittore naïf, il senatore Giuseppe Amadei.

Negli ultimi anni, poi, ha intrapreso il progetto “Libera Natura” in collaborazione con altre aziende agricole di Castellinaldo: si tratta di un accordo tra produttori che li impegna a ridurre in modo sostanziale gli interventi chimici nella coltivazione del vigneto e nella produzione del vino e a incrementare la fertilità naturale nei terreni vitati.

La sua passione e creatività non si limita al mondo vinicolo; qualche anno fa  si è allargata anche all’allevamento, con una sfida che ha ripreso la vecchia passione del padre Antonio, viticoltore e un tempo anche allevatore: ricostituire una razza di maiali neri piemontesi che riproducesse  le caratteristiche dell’antico ed estinto Maiale di Cavour, particolarmente diffusa in Piemonte sino agli Anni 30 e 40.

Si tratta di suini dal manto nero  e collare e muso bianchi, frutto di una selezione che vuole portare alla salvaguardia delle specificità della razza. L’azienda è partita anni fa con una  decina tra verri e fattrici e con una trentina di piccoli,  con l’obiettivo di arrivare ad una produzione  di carni e salumi a basso impatto ambientale.  Oggi l’allevamento è costituito da 60 capi, con una produzione di salumi completamente “home made”!

L’allevamento è contiguo all’azienda viticola e sfrutta i terreni boschivi non adatti alla viticoltura, dove i maiali vengono lasciati liberi e sembra si nutrano anche  delle vinacce esauste prodotte in azienda.  Sarà per questo che i salami prodotti si abbinano così bene ai vini TeoCosta?!

Chi vuole risolvere testare direttamente questi abbinamenti,  può venire a Castellinaldo a degustare i prodotti a chilometro zero!

Oppure può contattare la cantina per ordinare le specialità o conoscere i punti dove reperire le migliori bottiglie!

Intanto da parte nostra: complimentiTeo Costa!

 

Questi i riferimenti della cantina:
AZIENDA AGRICOLA TEO COSTA

Via San Salvario,1      12050 Castellinaldo d’Alba (CN)

Tel +39 0173.213066 – Fax +39 0173.214004  –  teocosta@teocosta.it