Al MART di Rovereto apre “Senso- Alfio Ghezzi” il nuovo spazio Cafè e Ristorante, unione di cucina, arte e design.
Lo spazio per i prossimi 6 anni sarà gestito dall’omonimo chef, Alfio Ghezzi.
“Sono davvero felice di essere in un luogo così profondamente legato al bello e a ciò che faccio perché solo il respiro di qualche istante in questo spazio basta per farmi sentire in sintonia con il Mart.”
sono le parole dello chef.
- dalla lounge, dove viene servito l’aperitivo,
- alla zona bistrot, dove si possono gustare la prima colazione e il pranzo,
- fino a “SENSO”, la zona gourmet, riservata all’esperienza serale.
Per il Mart Alfio Ghezzi ha elaborato una proposta articolata che, dalle colazioni alle cene, si inserisce e completa l’offerta culturale del distretto museale e che si dimostra profondamente legata alla tradizione culinaria italiana, soprattutto a quella trentina e alla produzione del territorio. Nella scelta degli ingredienti, infatti, lo chef predilige quelli locali e punta a valorizzare la tradizione realizzando conserve, confetture, marmellate e altri prodotti artigianali che sono elaborati sia all’interno del ristorante che in collaborazione con la cooperativa Mas delGnac.
Altro aspetto degno di nota è la proposta legata al caffè.
Oltre alle bevande classiche, è possibile degustare il personal blend realizzato in collaborazione con Illy estratto seguendo i metodi più svariati: dalla Kemex alla V60 alla French Press. La sera invece il caffè assume importanza quasi teatrale con la sua realizzazione al tavolo grazie alla caffettiera a leva manuale, ispirata alla prima macchina da caffè di Achille Gaggia. Un progetto culturale nel quale si incontrano i grandi linguaggi della tradizione italiana: cucina, arte e design.
“Credo che l’arte e la cucina siano in connessione per dare entrambe la possibilità al visitatore o all’ospite di emozionarsi e di portarsi a casa un ricordo indelebile. Se tu ti ricordi un piatto, significa che ti ha emozionato”
spiega Ghezzi. Lo Chef Alfio Ghezzi nasce alla fine di dicembre del 1970 a Breguzzo (TN), piccolo paese di montagna nella valle che sale verso Madonna di Campiglio. I genitori sono emigrati in Svizzera, così lui cresce con la nonna, grazie alla quale fin da piccolo si avvicina a una cucina autentica. Dopo la formazione professionale fa esperienza come commis di cucina e chef de partie in diversi grandi alberghi quali il Miramonti& Majestic di Cortina, il St.Hubertus a Madonna di Campiglio, il Regina a Salsomaggiore Terme, il Villa Cortine Palace di Sirmione ed il Due Torri Di Verona. Nel 1993 un cambio di rotta: si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia di Trento senza portare a termine gli studi perché di lì a qualche anno si dedicherà all’attività accademica come docente di cucina e pasticceria al Cfp Alberghiero ENAIP di Tione di Trento fino al 2003. Esperienza che lo porta a conoscere lo Chef Ettore Bocchia del Grand Hotel Villa Serbelloni che lo affascina per la sua indagine scrupolosa sul prodotto. Dopo una breve esperienza a Londra, al Monti’s Club, del Jumeirah in SloanSquare, affianca lo chef Ettore Bocchia a Villa Serbelloni di Bellagio. È proprio qui, sul lago di Como, che conosce il Maestro Gualtiero Marchesi, con il quale passa tre anni lavorando prima a Erbusco poi al Casinò LesPrinces di Cannes e all’Hosteria dell’Orso di Roma, dove fa suoi i concetti di semplicità, essenza ed equilibrio. Conclusosi il triennio “Marchesiano”, si trasferisce a Milano dove inizia la sua esperienza al Trussardi alla Scala, come allievo di Andrea Berton, che affianca per 4 anni e da cui assorbe la mania del dettaglio. Nel marzo del 2010 la famiglia Lunelli delle Cantine Ferrari lo chiama “a casa” per dare un nuovo assetto alla Locanda Margon, a Ravina (TN), dove rimarrà come chef per nove anni, nei quali il ristorante verrà insignito di 2 stelle Michelin. Sul finire dell’esperienza alla Locanda Margon, complice anche una parentesi professionale in Danimarca, lo Chef inizia a percepire nuovi stimoli e prende coraggio: decide così di aprire un ristorante tutto suo dando vita all’interno del Mart di Rovereto a un locale che porta appunto il suo nome: ALFIO GHEZZI.
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