Al carcere minorile di Bologna nasce l’Osteria “Brigata del Pratello”.
Un’esperienza formativa unica in Italia, tra quelle delle nostre Storie di cibo dietro le Sbarre. Nasce a Bologna, all’Istituto Penale Minorenni“Siciliani” (IPM), l’Osteria “Brigata del Pratello”, un’esperienza formativa unica in Italia, promossa da:
- FOMAL, Ente accreditato dalla Regione Emilia-Romagna per la formazione professionale nell’ambito della ristorazione,
- e dall’IPM, con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Regione Emilia Romagna.
Il progetto permetterà ai giovani detenuti di mettere in pratica le conoscenze acquisite nel corso della formazione e sviluppare nuove competenze in rapporto con il mondo del lavoro e la società civile.
- sperimentare un’attività innovativa per la formazione e l’inserimento lavorativo dei giovani detenuti;
- migliorare le competenze relazionali, tecniche e professionali dei partecipanti ai corsi;
- sostenere l’autonomia dei ragazzi attraverso l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro e l’affiancamento nell’assunzione di responsabilità;
- favorire esperienze di convivialità con chiunque voglia condividere incontri e sapori inediti in un contesto unico, contribuendo a dar voce a una storia nascosta della città.
Alla serata inaugurale la squadra della Brigata del Pratello ha accolto ospiti istituzionali tra cui:il Questore di Bologna Gianfranco Bernabei; il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini; Giuseppe Colonna, Presidente Corte d’Appello di Bologna; Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; il Prefetto di Bologna Patrizia Impresa; Luigi Martello, Magistrato di Sorveglianza; il Sindaco di Bologna Virginio Merola; Antonio Pappalardo, dirigente del Centro Giustizia Minorile di Bologna; Giuseppe Spadaro, Presidente del Tribunale per i Minorenni; Francesco Ubertini, Rettore dell’Alma Mater Studiorum e l’Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, per citarne solo alcuni. Le cene-evento con circa 40/50 “coperti” si svolgeranno inizialmente una volta al mese- con la possibilità di aumentare se tutto funzionerà secondo i piani.
«Tutti speriamo che all’Osteria ci si trovi bene e si mangi bene, ma soprattutto desideriamo che abbia successo e riscontro positivo la motivazione per cui si é avviata questa esperienza. Qualunque sia il reato per cui i giovani stanno dentro è impensabile che sulla loro vita si scriva la parola fallimento, stare ‘dentro’ deve corrispondere anche alla possibilità concreta di reagire, rinascere, riprendere il cammino buono di persone e di cittadini»
Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, positivamente convinta che l’esperienza costituirà un modello da seguire anche per altre realtà nazionali, dichiara:
“L’osteria nel carcere minorile è un esempio che ben rappresenta la natura dei nostri progetti e delle attività che sosteniamo, che hanno come priorità l’impegno sul fronte dell’integrazione sociale, dell’educazione,dell’istruzione e della cultura da qui si parte se si vuole dare una speranza al futuro”.
E noi ben felici di avere nuove Storie di Cibo dietro le sbarre da raccontare e da vivere.
https://www.youtube.com/watch?v=r-DhYFthLSI
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