Un inverno di sapori al Naturhotel Leitlhof a San Candido

Gustare l’inverno al Naturhotel Leitlhof con la cucina sostenibile dello chef Markus Auer.

Profumi e sapori del territorio, cura dei dettagli e genuinità.

L’inverno porta nella cucina del Naturhotel Leitlhof tutta la bontà delle ricette semplici che nascono dalla ricerca di prodotti locali e dal rispetto della natura.

Pasta fatta in casa, come le tagliatelle al cirmolo, o piatti invernali come i ravioli di barbabietola e ricotta affumicata con semi di papavero, ma anche pane di fieno di farina locale e una selezione di formaggi che racconta il lato più genuino e tradizionale dell’Alto Adige.

Dalla colazione alla cena, il Naturhotel Leitlhof propone un’esperienza gourmet gustosa e sostenibile, in linea con la filosofia di un “energy positive hotel”, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e quindi neutrale al clima, che declina la sostenibilità in tutte le sue sfumature.

Frutti, ortaggi, uova, farine, dolci e panificati, carni e formaggi reperiti dalle piccole realtà dell’Alta Pusteria o regionali sono ingredienti quotidiani di ricette tradizionali abbinate a piatti mediterranei ispirati sempre alla terra e ciò che produce.

In cucina lo chef Markus Auer porta avanti la filosofia dell’hotel facendo della sostenibilità la sua essenza, anche nei piatti, con la convinzione che:

“Saper comunicare i sapori e i profumi del territorio attraverso un piatto è un’abilità che richiede estrema cura nella scelta delle materie prime e nella loro lavorazione, unita a creatività, passione e profondo rispetto per la natura e i suoi frutti”.

Al Naturhotel Leitlhof la preparazione di un piatto inizia dalla selezione degli ingredienti, che sono quanto più possibile di provenienza locale o regionale, rigorosamente stagionali, spesso coltivati e allevati direttamente al maso della stessa famiglia Mühlmann a pochi passi dalla struttura, come i pregiati bovini Angus.

Una scelta che garantisce qualità e genuinità, caratteristiche di cui lo chef Markus Auer diventa portavoce.

È dal bosco di casa, ad esempio, che raccoglie gli aghi più teneri del Pino Cembro per realizzare le tagliatelle al cirmolo.

Tagliati finemente, gli aghi vengono mescolati insieme alle uova durante il procedimento di preparazione della pasta conferendole un aroma particolare, che si sposa alla perfezione con il ragù di capriolo, oltre che essere un’ottima base per i ravioli ripieni di salmone affumicato e rafano.

Un piatto semplice, ma capace di esprimere i sapori della montagna e dell’Alto Adige, insieme anche alle note proprietà salutistiche del cirmolo.

E poi i “Ravioli di barbabietola e ricotta affumicata con semi di papavero”, che combinano il gusto dolce e lievemente acido del rosso ortaggio invernale e il sapore intenso della ricotta, possibilmente a km zero.

Sono anche i formaggi ad essere protagonisti del menu invernale: spesso provenienti dai contadini e dai casari locali, custodi di una tradizione antica che ancora oggi si respira in queste valli montane.

Lo chef propone su questo prodotto una degustazione completa:

  • formaggio di capra “Goasglick” di Vila di Sopra, da abbinare allo sciroppo di miele di abate rosse;
  • camembert di pecora “Kollnighof” con muffa nobile e sambuco nero;
  • formaggio al fieno di montagna “Genussbunker” la cui particolarità è quella di maturare 14 mesi nel bunker;
  • formaggio di segale, realizzato con latte vaccino e a pasta morbida, maturato 4 settimane e aromatizzato con crusca di segale.

Ad accompagnare ogni pasto, grande novità della stagione il pane di fieno di farina locale realizzato direttamente dall’hotel.

Con l’arrivo dell’inverno sono infatti  gli impasti fatti a mano, gli aromi del bosco e i formaggi in particolare ad essere protagonisti di un viaggio gourmet da assaporare nel moderno ristorante con vista o nella più tradizionale stube che riscalda anima e corpo.

Nominato migliore green hotel d’Europa 2021 secondo i World Travel Awards, il Leitlhof si fa custode di una proposta enogastronomica genuina, territoriale e stagionale dove l’amore per la terra traspare in ogni piatto. Oltre ad avere una struttura che rispetta in pieno il territorio.

E una vacanza qui significa tornare rigenerati da dentro!

A San Candido anche il Post Hotel dei Post dolomiti Resorts: leggi qui il racconto su Storie di Cibo.

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