L’Anima di UNA esperienza verticale con Bartolini e Aliberti

Apre Milano Verticale UNA Esperienze.

Un nuovo concetto di ospitalità, nel cuore di Milano, con cucina di Enrico Bartolini.

Apre al pubblico Milano Verticale UNA Esperienze, Hotel quattro stelle superior, nuovo punto di riferimento dell’ospitalità meneghina. Un progetto di architettura di interni e di spazi esterni, curato dallo studio Vudafieri-Saverino Partners, che vuole superare la concezione tradizionale di “albergo” creando uno spazio aperto alla città: un hotel urbano, una destinazione food & beverage, un luogo di incontro per il lavoro, un hub di servizi innovativi.
  • Un innovativo modello di accoglienza.
  • Nuovi canoni estetici dell’ospitalità.
  • Un suggestivo giardino segreto.
  • Una cucina, fiore all’occhiello della struttura, affidata allo chef Enrico Bartolini.

Ecco gli ingredienti base di questo modello verticale, un nuovo standard di riferimento nel panorama dell’ospitalità, non solo milanese, con una struttura di  173 camere, circa 600 mq di spazi ristorativi e 1000 mq di giardino interno.

Una visione verticale ed eccletica dell’ospitalità!

 “Eclettico, come il quartiere che ci ospita. Verticale, come il design che ci rappresenta. Segreto, come il Giardino che custodiamo.  Milano Verticale ha mille anime:
Verticale, come l’impulso che ci spinge a guardare verso l’alto.
Verticale, come la città che si riscopre ascendente.
Verticale come il desiderio di innovazione.
Verticale come la spinta all’eccellenza”.

Non solo architettura di interni, ma una riflessione sul rinnovato senso di abitare il tempo e lo spazio, di condividere esperienze sociali, ludiche, lavorative, in un contesto di grande personalità, visiva e materica.

Un racconto tanto profondo quanto verticale appunto.

Una verticalità che diventa il nome da affidare all’innovazione, simbolo di ascesa e di un punto di osservazione differente.

E noi amiamo chi guarda e osserva da diversi punti di vista!

Fiore all’occhiello della struttura il rooftop di 530 metri quadri al 13esimo piano, di pertinenza delle 4 Penthouse Suite: 4 super attici esclusivi dotati di ampie terrazze panoramiche con piscine jacuzzi.

Una location con una ineguagliabile vista a 360 gradi sullo skyline di Milano e sull’arco alpino, la possibilità di guardare l’orizzonte milanese dal cielo. Tra terra e cielo questi 12 piani con decine di stanze e 4 Penthouse. Tutto con un design accurato, ricco di arte e lusso raffinato.

Il carattere è lo stesso degli spazi pubblici dell’hotel. Un’attenta scelta dei materiali, pochi ed essenziali: pavimento in ceppo ceramico e listoni di rovere scuro, pareti in marmorino suddiviso in campiture con leggere variazioni cromatiche; testata del letto in noce cannettato.

E arriviamo alla cucina, alla nostra Storia di cibo fondamentale.

La proposta gourmet, firmata Bartolini,  è declinata in tre concept, tutti curati da Franco Aliberti, chef resident e new entry del team Bartolini

  • ristorante fine dining Anima, con un’atmosfera “intima e srale”, con dieci tavoli gourmet, circondati da un ambiente di grande eleganza, e due salette private da sei e otto posti
  • “Vertigo, Osteria Contemporanea” un ambiente aperto, con vista sulla cucina e con una naturale propensione a proiettarsi verso l’esterno nel dehors e nel giardino, con grandi classici della cucina italiana, preparati con ingredienti di altissima qualità, in un’atmosfera informale

  • cocktail bar con urban garden, che offre una carta cocktail&drink creata con la consulenza di Mattia Pastori e un food pairing curato dalla cucina

A unificare i tre “luoghi pubblici” del food & beverage, aperti alla città così come agli ospiti dell’hotel, è il grande soffitto a tegole inclinate: lo spazio si contrae e si dilata rendendo i tre ambienti fluidi, collegati tra loro, ma allo stesso tempo perfettamente identificabili.

Due percorsi di degustazione raccontano la filosofia che da sempre contraddistingue la cucina di Franco Aliberti, legata alla sostenibilità degli ingredienti e di tutta la filiera.

Il progetto del verde riveste un ruolo fondamentale nella struttura. Il  giardino interno di oltre 1000 mq offre un’oasi di pace e relax nel cuore di Milano, da vivere in ogni momento della giornata, quasi a ricordo dei giardini segreti di una Milano di un tempo.

Alla continuità visiva esterno-interno si contrappone la discontinuità sonora. Fuori il rumore della città, dentro solo il brusio dei clienti e, in sottofondo, il suono rassicurante dello scorrere dell’acqua, elemento che caratterizza visivamente ed acusticamente lo spazio.

Proprio il canale d’acqua che attraversa il giardino longitudinalmente definisce lo spazio dove sono ordinatamente disposti i tavoli del bar e del ristorante. Uno spazio informale del ‘déjeuner sur l’herbe’, dove la natura si esprime in maniera dirompente.

Tra le specie che popolano lo spazio esterno aceri grigi, Liridendron tulipifera, Gleditia triacanthos, Cercydiphillum japonicus, gruppi di arbusti, graminacee e specie erbacee tra cui viburni, cornioli e miscanti, e un grande esemplare di Magnolia grandiflora preservato durante i lavori.

Milano Verticale ha mille anime, con un forte impulso a guardare all’ insù come si diceva.

Ma da vivere godendosi con sguardo e copro tutta la rotondità dell’esperienza.

Perchè se è vero che ci si proietta verso l’alto, è bello anche godersi l’intorno.