La Sardegna a Milano: da Frades con Gregu

Un pranzo in centro a Milano per (ri)scoprire la Sardegna.

Bontà tipiche da Frades Porto Cervo innaffiate dai vini di Tenute Gregu

La Sardegna si sposta a Milano per far godere sempre delle sue bontà chi ama questa terra ma vive “in continente” e nello specifico nella città meneghina che a livello di food ha sempre di più da offrire, con un’attenzione specifica alle eccellenze del Made in Italy.
E qui da Frades le eccellenze non mancano.
Innanzitutto il locale meneghino è una costola della terrazza Frades ad Arzachena, in una location da incanto, sotto il cielo della costa Smeralda con Cala di Volpe all’orizzonte.
A Milano il paesaggio è un po’ differente, ma quando si varca la soglia del civico 20 di Via Mazzini, ci si dimentica il traffico e lo stress, e ci si lascia trasportare dal clima e dalle delizie dell’Isola che tanto amiamo!
Se poi l’occasione è un abbinamento con i vini di una Cantina sarda, raccontati direttamente dal produttore, e allora l’occasione è da ricordare! E da raccontare.
Frades – Milano è l’ultimo progetto dei tre fratelli di Orani, i Frades appunto, nato dal desiderio di esportare i prodotti di qualità e la loro di idea di ospitalità e di cucina sarda a due passi dal Duomo.
Il format rimane lo stesso dei locali di Porto Cervo, con l’ampia offerta della bottega e dell’enoteca, le specialità fresche del banco, la produzione della pasta fresca per offrire sempre il massimo della qualità, nuove proposte di mixology caratterizzate dagli abbinamenti inediti degli spiriti sardi ed una cucina che racconta una nuova idea di Sardegna.
I tre “Fratelli” si dividono alla pèerfezione nei ruoli, Roberto Paddeu, lo chef, Fabio, il manager e Valerio, il responsabile della bottega.
La location è ispirata alle architetture dell’isola ed è pensata per accogliere gli ospiti in ogni momento della giornata: dal light lunch, all’immancabile aperitivo Frades, che propone i grandi classici come i culurgiones arrostiti, fino all’esperienza gourmet proposta per la cena.
Carta vini decisamente focalizzata sulla Sardegna con 120 etichette “isolane” che si affiancano a grandi etichette nazionali e ad una sostanziosa selezione di champagne.
La carta prevede un’ampia scelta di piatti, sia di pesce che di carne, tutti rigorosamente di tradizione sarda.
E poi alcuni menu degustazione:
  • la Frades Experience, con un percorso di 7 portate che vanno dagli antipasti di pesce all’immancabile maialetto da latte arrosto, passando per i culurgiones al tartufo nero e concludendo con il Tutto cioccolato, mandorle, limone e salvia (un bicchierino godurioso che racchiude golosità e freschezza) – 90€ a persona con la possibilità di un abbinamento vini al calice a 50€
  • la nostra Terra, un viaggio tra i sapori dell’entroterra, dai salumi e formaggi al malloreddusal sugo di capretto, dal maialetto al tipico dolce che da solo è un pasto, la Sevada di Orani – 60€ a persona con la possibilità di un abbinamento vini al calice a 40€
  • il Mare, un’esperienza tutta di pesce, con antipasti, fregola al brodetto di granchi blu di Goro, rombo al Vermentino  e un finale con “Tirami-sardo” con Savoiardone Tipico di Fonni – a 70€ a prsona con la possibilità di un abbinamento vini al calice a 40€.

Il nostro pranzo è stato un viaggio accompagnato dalle bottiglie di Tenute Gregu.

Un racconto deguito con passionee da Raffaele, ultima generazione insieme al fratello Federico di questa famiglia che da decenni coltiva queste terre e si tramanda esperienze di allevamento di bestiame e di produzione casalinga di prelibatissimi pecorini.
Il vino è arrivato più tardi, da quando appunto la nuova ultima generazione, di sognatori ricchi di idee, ha pensato di far conoscere ovunque al loro isola attraverso il vino.
Il loro è un terroir dalle caratteristiche favorevoli, un vento costante che asciuga e pulisce, forti escursioni termiche dovute dall’altitudine che portano alla formazione di rugiada che rallenta la maturazione delle uve.
A tutto questo si unisce un forte acsolto della terra, delle loto vigne, come spiega antioco, il papà di Raffaele e Federico:
“raccogliamo le uve solo quando la pianta ci comunica determinate condizioni”.
Un vino che insegna l’ascolto, che segue la natura e che anche in cantina viene lavorato il meno possibile, con un uso di solfiti limitato ai minimi termini,  mediamente tra i 90 e 110 mg/Litro, quindi sotto al valore per le certificazioni bio.
Un vino che ascolta anche  il piatto, lo accompagna, lo esalta, in un confronto anche tra diversi calici per la stessa pietanza, a conferma che il gusto non può essere unico e il giusto non può essere in un solo abbinamento!
Una partenza con Ceviche di ricciola al mirto bianco, con melone e cetrioli.
La freschezza nel piatto esaltata dalla  ulteriore freschezza del Sirè, un rosato 100% Cannonau, dal colore intenso, vivo, quasi a ricordare la buccia di cipolla, con un naso fresco, dai sentori di frutti a bacca rossa.
Abbinamento strepitoso, per preparare il palato al meglio.
Alla scoperta del primo Vermentino di Gallura DOCG, il Rias 2021, da uve coltivate ai piedi del Monte Limbara, ci accompagnano due delizie:
  • il sandwich di triglia e maionese al lentisco, un modo goloso per presentare la triglia e giocare con una maionese dalle proprietà benefiche (lo sapete quanto è salutare il lentisco?)

  • il tacos di pane lentu con scampi, stracciatella, mela verde, cetriolo e caviale, per continuare il gioco della freschezza unita al sapore deciso e all’abbinamento galanteo con le perle nere.

Il primo piatto è uno dei must dello chef Roberto, una specialità da non perdersi davvero.
I tipici Culurgiones, la pasta fresca ripiena che lo chef, invece di sbollentare semplicemnete come da tradizione, cuoce arrosto.
Gustosi, ripieni in modo ghiotto, e con una pasta corposa e delicata.
Sono presenti in diverse versioni, noi li abbiamo degustati con il tartufo nero di Laconi , abbinati al secondo Vermentino presentato da Raffaele Gregu: il Selenu 2020, un Vementino Superiore di un grado alcolico più alto rispetto al precedente, e ottenuto da uve Vermentino in purezza, raccolte alle prime luce del mattino, ancora bagnate di rugiada.
Elemento questo che conferisce al vino una piacevolissima freschezza.
Qualcuno dice che non si gusta la Sardegna senza il tipico maialino da latte: lo chef Roberto lo presenta arrosto, con patate dolci alla colature di alici e mandorle. Completamente disossato, morbido dalla cottura a bassa temperatura.
Un abbinamento ricco di sentori come è la terra sarda, maialino e alici, terra e mare, e a completare il cerchio il rosso di casa, il Raighinas 2018, Cannonau di Sardegna DOC, ottento dalle uve cannonau coltivate nei vigneti più giovani dell’azienda, sui suoli granitici della Gallura. Freschezza anche qui, con una piacevole persistenza.
A conclusione uno dei dolci di casa, il Tutto cioccolato con  mandorle limon  salvia, che chiude il pranzo con il fil rouge della freschezza che lo ha guidato sin dall’inizio.
E non è poco vista la sensazione di piacevole leggerezza che si ha in corpo, nonostante le portate dai  gusti intensi.
Il piacere sarà tornare, o provare lo stesso menu alla Terrazza in terra sarda, per valutare quanto in effetti l’aria di casa possa migliorare un’esperienza già ottima di suo!
E il piacere sarà anche visitare le Tenute Gregu, godendo personalmente di quella escursione termica che soprattutto d’estate regala la freschezza (anche qui, il mood è quello!) dei 6 gradi in meno che si hanno nei vigneti rispetto ad Olbia.

Una Sardegna che ti fa venire voglia di tornare a degustare sapori e profumi, persone e racconti.


Per info e prenotazioni:

Frades - Milano - Via G. Mazzini, 20
fradesmilano@gmail.com  tel. +39 391 386 3232
Frades - La Terrazza
Fronte Cala di Volpe - Località Farina, Abbiadori (snc) - Arzachena (SS)
fradesportocervo@gmail.com  tel, +39 346 636 6238
=> Scopri qui i dettagli sulle Tenute Gregu e sui loro vini.