Tenute Gregu: il vino che arriva dall’ascolto delle piante.

Tenute Gregu, storici produttori di vino sardi.

Vermentino di Gallura e Cannonau di Sardegna: vini che si fanno ricordare.
La storia di un’azienda vinicola sarda che arriva da lontano, dai primi anni 20 del ‘900 in Barbagia, da quando cioè la famiglia Gregu si dedica alla coltivazione della vite e alla produzione di vino per il consumo domestico o per essere venduto sfuso in paese e nei dintorni.
Un legame con la terra che è proseguito per quasi un secolo, arrivando alle ultime generazioni che hanno ripreso le origini di famiglia, gli insegnamenti degli antenati e la tradizione vinicola sarda, unendole ad una visione nuova, in un progetto vitivinicolo.
Nascono così le Tenute Gregu, un’azienda vinicola in Sardegna che vuole essere espressione di tradizione e innovazione, di qualità ed eccellenza nella produzione dei vitigni tipici della Gallura e della Sardegna.
Siamo nella Costa Dorata della Sardegna,in un contesto ambientale di assoluto pregio, tra boschi di sughere e lecci, ai piedi del Monte Limbara e del suo Parco Regionale, tra aquile e mufloni, mirto e lentischio.
Qui appunto la famiglia Gregu coltiva la terra da generazioni, ma negli anni 2000 iniza a cambiare qualche prospettiva.
Raffaele e Federico, ultima generazionedella famiglia, giovani intraprendenti e sognatori, vogliono far conoscere a tutto il mondo la loro amata Isola, e scelgono di farlo attraverso il vino.
Un vino che racconti la loro parte di Sardegna, quel terroir unico caratterizzato da un mix strategico e sinergico, fatto di influenze marine che si insinuano in una fitta e caratteristica macchia mediterranea.
Nel 2011 Antioco Gregu decide di intraprendere con i figli Raffaele e Federico, una nuova avventura, acquistando 50 ettari nelle campagne di Calangianus, su un terreno da disfacimento granitico a 500 metri sul livello del mare.
Un contesto unico ed incontaminato ai piedi del Monte Limbara tra olivastri e sugherete secolari immerso in profumi di una vegetazione potente e selvaggia, come ci ha spiegato, non senza una punta d’orgoglio, Raffaele Gregu, l’anima commerciale, presentandoci i suoi vini.
“Il nostro terroir ha caratteristiche uniche, il vento costante, le forti escursioni termiche determinate dalla conseguente formazione di rugiada che rallenta la maturazione delle nostre uve.
Noi valorizziamo tutto questo attraverso “l’ascolto” delle piante, raccogliamo le uve solo quando la pianta ci comunica determinate condizioni”.
Nel 2014 si imbottiglia la prima annata, Antioco e i due figli si dividono nella gestione dei 30 ettari di vigneto: il padre si occupa della parte vitivinicola, aiutato dal figlio minore Federico, mentre il maggiore, Raffaele, si occupa della gestione in cantina e del commerciale appunto.
Tutto nei poderi Gregu parla di tradizione, dalle carni che vengono fatte stagionare appese a travi di legno al vino che non si prende dalle botti con la pipetta ma con la sa ruffiana ricavata da una semplice canna tagliata a dovere.
Le varietà coltivate dall’azienda sono per la maggior parte autoctone: Vermentino, Cannonau e Muristellu (Bovale Sardo) e anche i vitigni internazionali di Syrah e Merlot.
Il filo conduttore è la Verità, che significa rispetto e valorizzazione di ogni elemento che caratterizza un’annata.
Come dettaglia Raffaele:
“Noi siamo identitari, i nostri vini devono rispecchiare noi e il nostro territorio”.
In una filosofia volta alla valorizzazione del terroir, alla riscoperta e adattamento della tradizione e alla sostenibilità ambientale, in vigna e in cantina si seguono meticolose procedure atte a minimizzare l’intervento dell’uomo.
Ascoltare, significa raccogliere le uve solo quando la pianta comunica determinate condizioniper poi finire in cantina dove lo scopo è quello di preservare quello che l’annata ha donato.
La riscoperta e l’adattamento della tradizione oggi si ritrova principalmente nei vini rossi, dove la produzione segue la tradizione familiareattraverso la pratica delle follature a mano e l’utilizzo di botti esauste, perché per Tenute Gregu il legno è un veicolo che deve accompagnare il vino nella sua evoluzione e non deve essere il protagonista.
La sostenibilità ambientale è un punto importante dell’azienda.
Grazie alla posizione strategica dei vigneti ad una media di 500 metri sopra il livello del mare, l’uso dei pesticidi è limitato al massimo, mentre si praticano inerbimenti controllati che agevolano la creazione di  un habitat favorevole alla presenza di diverse specie di insetti, soprattutto api.
Anche in cantina si è molto attenti a limitare l’uso di solfiti, che mediamente si aggirano tra i 90 e 110 mg/Litro, quindi sotto al valore per le certificazioni bio.
Nello specifico i vini degustati al pranzo e presentati dalla Cantina sono stati:

• Rías 2021: Vermentino di Gallura DOCG. 

Un bianco fermo, 100% Vermentino, che nasce da uve coltivate ai piedi del Monte Limbara. Un vino giovane e fresco, forte e intenso come l’ambiente dal quale proviene. Vinificato in contenitori d’acciaio a temperatura controllata per mantenere i profumi primari del vitigno.

Questo Vermentino di Gallura DOCG si presenta di colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli, dai profumi intensi, note fruttate e floreali. Sapore lungo, sapido e persistente. Da gustare come aperitivo, abbinato a frutti di mare o a piatti di pesce.

• Selenu 2020 : Vermentino di Gallura Superiore DOCG

Un vino ottenuto da uve Vermentino in purezza. I grappoli vengono raccolti alle prime luci del mattino, ancora bagnati dalla rugiada della notte. Questo gli conferisce una piacevole freschezza al palato e un bouquet di profumi intenso e floreale.

Un vino dal colore giallo paglierino, in bocca è morbido, lungo e persistente, con note minerali e sentori vegetali. Ottimo l’abbinamento con piatti a base di pesce, carni bianche e formaggi freschi a pasta molle.

• Sirè 2021 : Cannonau di Sardegna Rosato DOC

Un vino rosato che nasce dalla selezione in vigna delle migliori uve Cannonau.
Il carattere del Cannonau e l’elegante suadenza dei suoi profumi primari caratterizzano questo vino rosè dal colore vivo e cristallino, intenso e caldo dagli spiccati profumi floreali tipici del vitigno.

• Raighinas 2018: Cannonau di Sardegna DOC

Un rosso fermo, forse il vino più conosciuto della Sardegna. Esprime in se tutto il carattere della sua terra. Il caldo abbraccio del sole della Gallura e la tenacia e robustezza del vitigno si incontrano in questo vino ottenuto secondo le tradizionali metodologie di vinificazione della Sardegna centrale.
Colore rosso rubino intenso e carico, caldo ed amabile in bocca con un bouquet  ampio e composto con evidenti sentori di frutta matura.

Un vino forte e vigoroso che ben si accompagna alle carni rosse, agli arrosti, alla cacciagione e ai formaggi stagionati.

E da questa degustazione non poteva che scaturire un forte desiderio di tornare in Sardegna, a scoprire e riscoprire questi sapori, nel piatto e nel calice!