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Storie di Cibo > Blog > Luoghi > Da Mattia Vezzola l’amore per il rosé
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Da Mattia Vezzola l’amore per il rosé

Posted by Nadia Toppino 20 Ottobre 2023
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Larossa ad Alba: una porta, uno chef e una targa stellata!

Mattia Vezzola: un grande Enologo che ha ridefinito l’arte del vino.

Passione per la sua terra e per il rosé, amore di famiglia.

Ci sono personaggi che segnano in qualche modo la storia del loro settore, pr competenza, capacità, cultura, e poi per quell’insaziabile curiosità e passione che in uno straordinario blend fanno da fil rouge nella loro vita e di conseguenza nella vita di chi li incontra.

Mattia Vezzola è uno di questi. Non si può restare indifferenti quando lo si conosce, entusiasta, energico, frizzante come le bollicine che lui stesso adora, colpito al cuore, all’animo e al palato da un viaggio in giovane età in Champagne.

Sa incantare con i suoi racconti, sa far viaggiare per vigneti e cantine, e ha la capacità, unica e rara, di mettere a disposizione anche le sue cose più care, che siano ricordi o bottiglie d’annata conservate per anni per occasioni speciali.

Un signore, nel vero senso della parola, nel senso più autentico e puro.

 

Una vita ricca di esperienza, di esperienze e di assaggi.

Siamo sul Lago di Garda, con le sue rive pittoresche e rigogliose vigne, nella cantina Costaripa, che da anni è portata avanti da Mattia e dai suoi figli e preziosi collaboratori.

Ma la storia di Mattia Vezzola come enologo non nasce qui, peraltro lui avebbe voluto fare il veterinario, spinto alla “carriera” enologica dal padre Bruno, eccellente viticoltore, che lo porta in cantina fin da giovane, ma MAttia acquisisce subito una visione unica e rivoluzionaria.

Il suo viaggio nell’enologia lo ha portato sin dal 1972, appena diplomato in enologia a Conegliano, in un viaggio epico in Champagne. Un “viaggio illuminante” che rappresenta il punto di partenza della sua straordinaria passione per il mondo degli spumanti.

Le sue parole sono fonte di emozione e ispirazione:

“Era l’estate del 1972; il mio primo viaggio in Champagne.  Mini Cooper, una tenda canadese, un compagno di viaggio e tanta voglia di domandare. All’arrivo un impatto infinito di vigne immacolate ed allineante a creare un paesaggio inusuale. Da Conegliano già erano arrivati i primi segnali di un materiale nuovo: l’acciaio inossidabile,sinonimo di igiene profonda e tecnologia innovativa.

Nelle prime visite la sorpresa dell’utilizzo di una tecnologia tradizionale: vendemmia manuale, presse marmonier e fermentazione dei mosti in piccole botti da 205 litri in rovere bianco; mi sono sentito in quel momento portatore di innovazione.

Ma quando abbiamo potuto degustare quei due bicchieri di champagne rimasti in bottiglia dallaserata precedente il nostro respiro si è fermato. A distanza di 12 ore, vino senza gas e caldo di temperatura aveva mantenuto intatta e perfetta laconsistenza della sua identità.

Quella degustazione mi ha convinto che non abbandonare le origini mi avrebbe permesso di rimanere costantemente in avanguardia.Ed eccomi qua.”

Ha abbracciato la filosofia di creare vini complessi, raffinati, eleganti e altamente longevi, sfatando l’idea che l’effervescenza fosse una futilità nel mondo del vino. Al contrario, Mattia considera l’effervescenza come un mondo affascinante e complesso da esplorare.

“L’effervescenza è sempre stata considerata una futilità nel mondo dell’enologia, al contrario io laconsidero una cosa molto seria, complessa e affascinante”

Dalla Champagne, è tornato in Italia con una visione chiara e ha creato il suo primo “Mattia Vezzola Metodo Classico” nel 1973, un vino che ha incarnato la sua filosofia e la sua dedizione all’eccellenza.

La sua evoluzione nel mondo del vino, nel corso degli anni, è stata una testimonianza della sua visione.

Nel 1981, Mattia inizia un percorso con l’azienda vinicola Bellavista, condividendo con loro ogni innovazione e filosofia dedicata alla costanza della qualità, alla naturalità e all’identità. La lascia dopo quarant’anni, torna sul Lago di Garda, alle sue origini, e mette a disposizione di Costaripa l’enorme esperienza maturata nel frattempo.

Ora è l’enologo e proprietario della cantina Costaripa a Moniga del Garda, continuando la tradizione di famiglia iniziata nel 1928.

La sua filosofia enologica si basa sulla valorizzazione del territorio, sull’attenzione alla sostenibilità ambientale e sulla ricerca di nuove tecniche di coltivazione e vinificazione.

Ma ciò che rende davvero Mattia Vezzola unico è la sua curiosità incessante e la sua passione per il confronto.

Ha condiviso la sua competenza e la sua visione innumerevoli volte attraverso conferenze e degustazioni. Questo spirito aperto e collaborativo lo ha reso un vero e proprio “Maestro” dell’enologia, capace di creare vini di alta qualità e identità distintiva.

Le sue realizzazioni sono state riconosciute a livello internazionale, ricevendo titoli come “Migliore Enologo Italiano” in diverse occasioni, nello specifico per ben cinque volte:

  • la prima volta nel 2004 dall’Associazione Italiana Sommelier
  • nel 2008 dal Gambero Rosso
  • nel 2014 il riconoscimento gli arriva dalla Fondazione Italiana Sommelier
  • nel 2015 è la volta della Deutschland Sommelier Association, che lo elegge Miglior Enologo Italiano
  • nel 2020 è Food and Travel Italia a riconoscergli il titolo.

Nel frattempo altri importanti riconoscimenti, quali quello nel 2016 della Guida VITAE  che gli dedica una menzione particolare:

“Vini che hanno contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, cherappresentano modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona, o che hannostrappato all’oblioe riportato all’attenzione del settore vitigni dimenticati”.

E ancora nel 2019 la Guida Gambero Rosso, che per la prima volta istituisce la categoria “Miglior Vino Rosè d’Italia”, assegna il premio al Valtènesi Molmenti 2015 di Costaripa.

Mattia Vezzola resta quindi una figura eccezionale che ha ridefinito l’arte del vino in Italia e nel mondo, dimostrando che la passione e l’impegno possono superare ogni pregiudizio e creare vini di straordinaria bellezza.

Con una storia così incredibile, Mattia Vezzola continua a essere un esempio nel mondo dell’enologia, ispirando e incantando con i suoi racconti e i soi vini.

La visita in cantina è d’obbligo, una degustazione in sua compagnia anche!

=> leggi QUI i dettagli sulla cantian e sui vini.
Tags: bellavista cantina champagne Costaripa enologo lago di garda mattia vezzola mattia vezzola metodo classico passione per le bollicine Rosè vini del Garda
Nadia Toppino 20 Ottobre 2023
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