Villa Franciacorta: sessanta metri di gusto

Villa Franciacorta accoglie gli ospiti in una cena in vigna con una tavolata di 60 metri.

Piatti dello chef Andrea Marenzi e vini della cantina.

 

I filari, gestiti in biologico, sono diventati il teatro di un evento esclusivo di Villafranciacorta in occasione del Festival del Franciacorta.

Lo Chef Andrea Marenzi di Éla Osteria in Villa ha proposto agli ospiti un’escalation di delizie enogastronomiche, accuratamente abbinate ai Franciacorta millesimati di casa.

Un tavolo imperiale lungo 60 metri immerso nella vigna, nel retro della Villa: una coreografia tanto romantica quanto suggestiva!

L’accoglienza di Roberta e Paolo di Villa Franciacorta lascia sempre senza parole, per il loro savoir faire, per la loro capacità di far sentire a casa, per il loro desiderio innato di aprire la loro di casa!

E l’occasione del Festival del Franciacorta, come abbiamo anche anticipato nella nostra carrellata di eventi da non perdere, è stata la complice perfetta per vivere una cena in vigna, a lume di candela, tra i profumi della natura e la bellezza della preparazione.

Lo chef Andrea Marenzi di Éla Osteria in Villa ha proposto un menu di ricette abbinate ai Millesimati di Villa Franciacorta.

Il Franciacorta Mon Saten Brut Millesimato 2028 ha accompagnato l’aperitivo in corte, con le delizie dello street food che ha animato per le sere del Festival lo spazio esterno di Villa Franciacorta, aperto a chi avesse desiderio di godersi le golosità di uno street food di qualità, abbinate ad un calice “come si deve”!

Un 100% chardonnay dai vigneti di proprietà siti in Monticelli Brusati. Una vendemmia piuttosto anticipata che permette di ottenere un prodotto di giusta gradazione e acidità, preservando al massimo i profumi floreali e fruttati.

Colore giallo paglierino, con eleganti note di frutta fresca e lievito. Una bollicina fine e persistente che esalta l’infinita morbidezza e l’elegante struttura. Un finale piacevole e persistente, una setosità che lo rende adattabile e ottimo anche come aperitivo.

Un vino che promette anche nel futuro, capace di crescente complessità e di grande evoluzione…sarebbe da provare tra anni, peccato che la sete invogli sempre a finire la bottiglia!

L’arrivo a tavola lascia a bocca aperta, accompagnati dalle note del sassofono, che fa vivere l’atmosfera ancora più intensamente.

Una lunga tavola ben apparecchiata, elegante, un’oasi incantata tra i vigneti che già di loro regalano magia.

E da qui inizia il menù studiato dallo chef Marenzi, ogni piatto abbinato ad un calice, in un percorso di conoscenza della cantina e della sua storia, anche con i racconti dei proprietari, Roberta e Paolo, a tavola con gli ospiti.

Ad accompagnare l’antipasto, un crostone con salsa tonnata, acciughe del Cantabrico e nocciole e una tavolozza dell’orto, il Diamant Franciacorta Pas Dosè Millesimato 2018, Chardonnay 85% e pinot nero 15%.

Intenso e ricco al naso, massima espressione del terroir da cui proviene, si caratterizza per sentori di frutta gialla matura e fiori gialli, che ben si amalgamano con i profumi di pasticceria. La bocca è ampia, struttura notevole, ben
equilibrata con sapidità e persistenza. L’accompagnamento alle pietanze saporite, come in queste caso, è l’ideale.

Con il “sottobosco” di riso di Vialone Nano De Tacchi stagionato 22 mesi con funghi porcini, finferli, frtti di bosco e tartufo nero estivo, l’abbinamentocon il Bokè Rosè Franciacorta Brut Millesimato 2018, 100% Pinot Nero, di grande eleganza aromatica, affascinante per i suoi sentori di ciliegia e agrumi.

Fresco al gusto, equilibrato e sapido. Esigua la quantità zuccherina, che lo rende ottimo a tutto pasto.

Note rosse a questo punto nel calice.

Per il secondo piatto lo chef ha voluto presentare un tournedos di manzo al pepe rosa con caponata di verdure, abbinato al Sella Collezione SebinoIGT Rosso 2016, un favoloso blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Barbera e Nebbiolo.

Un passaggio in barrique di 12 mesi e un affinamento in bottiglia di almeno 18 mesi, regalano una buona struttura, con una piacevole morbidezza e persistenza.

E infine un buffet di dolci al piatto, con mini krapfen alla crema, mignon di tiramisù, mignon cioccolato bianco e amarena, accompagnati dal Briolette Franciacorta Rosè Demi Sec, un mix paritario di Chardonnay e Pinot Noir, dal gusto piacevole, dolce e cremoso.

Intensi sono i sentori di frutta gialla tropicale e natura ben motivati da vegetali aromatici a ricordo del frutto rosso di sottobosco. Fragrante il profumo di agrume candito.

La parte dolce si è ampliata anche con il cono gelato artigianale preparato dallo chef e servito a buffet, un cremoso pistacchio salato da ricordare!

Ottima organizzazione, piacevolissima compagnia, serate estive che piano piano lasciano il passo al fresco autunno, e al periodo in cui in queste vigne ci si dedicherà ad intenso lavoro.

Ma una lunga tavolata potrebbe comunque restare, in vista di chissà quale nuova accoglienza degna di premio di Roberta e Paolo!

Chapeau!