Panini Durini Milano chiude i battenti

Panini Durini Milano chiude.

Il fallimento del food italiano a casa propria.

Durini Milano, noto come l’ex Panini Durini, ha ufficialmente chiuso i battenti, segnando la fine di un’icona nel panorama del foodservice milanese e sollevando interrogativi sullo stato attuale della ristorazione italiana.

Questo fast food, con il suo approccio innovativo e tradizionale, rappresentava uno dei pochi format nati negli ultimi dieci anni a coniugare la tradizione culinaria italiana con una prospettiva internazionale.

 

A differenza di molte insegne che hanno adottato menu ispirati alla tradizione americana, Panini Durini ha puntato fin dall’inizio sulla promozione delle migliori qualità della cucina italiana, offrendo cibi come prosciutti, formaggi e pane in un contesto veloce e moderno.

Il tutto era accompagnato da un tocco di salute ed esperienza, con centrifughe, dolci e spremute, in un ambiente confortevole posizionato in luoghi ad alto traffico come centri commerciali, università e zone ufficio.

L’offerta di caffetteria di Panini Durini era altamente apprezzata per la sua versatilità, con baristi pronti a soddisfare le richieste dei clienti, offrendo alternative come latte di soya tiepido, caffè macchiato freddo e cappuccino di soya.

Tutto gestito con un sorriso, almeno fino a quando la situazione del personale e l’approvvigionamento dei ristoranti sono diventati problematici.

La chiusura di Panini Durini, con le sue 13 saracinesche abbassate, rappresenta un ennesimo fallimento nel panorama del foodservice italiano, anche quando si gioca in casa con ricette e tradizioni proprie.

Il panino imbottito, parte integrante della storia alimentare italiana, sembra perdere terreno rispetto ai burger americani, diventando più un veloce spuntino che un pasto completo.

Al momento, non emerge un format italiano di successo incentrato esclusivamente sull’imbottito; anche proposte come “La Piadineria” non riescono a eguagliare la soddisfazione di un panino croccante. Panini Durini, nel suo percorso di declino, ha pagato il prezzo di molteplici passaggi gestionali che hanno influenzato negativamente la sua rotta, perdendo la visione originaria dei fondatori Stefano Saturnino ed Ilaria Puddu.

Nonostante un tentativo di cambiare nome in DURINI MILANO per evitare critiche sulla consistenza del pane, la catena non è riuscita a evitare il destino che oggi constatiamo.

D’altra parte, Subway, la catena globale con più ristoranti al mondo, continua a prosperare, aprendo oltre 1.000 nuovi ristoranti tra l’inizio del 2022 e la metà del 2023, dimostrando che fare panini in Italia potrebbe non essere così difficile, ma richiede una strategia di gestione e innovazione costante.