Nuove aperture a Milano: il 2024 è già ricchissimo!

Ci siamo distratti un attimo ed è già marzo!

E da inizio anno a Milano già un sacco di nuove aperture ristorative, quasi impressionante!

Nuovi ristoranti a Milano da inizio anno, alcune molto famose e trionfali, come l’inaugurazione di Max Mariola in Via San Marco, il Gloria di Brera, la pizzeria Varrone… altre più in sordina ma comunque nuove insegne che lasciano il segno!

E tutte da provare.  Anche per dimenticare le storiche chiusure che fanno tanto dispiacere (vedi ad esempio DuriniMilano)

  1. Eggs Milano
  2. Casa Lodi all’Ortica
  3. Nobuya Corso Magenta
  4. Tina Maccheroni
  5. Domò sushi
  6. Cerere
  7. Lafa
  8. …in aggiornamento

Eggs Milano in via Solferino

brigata cucina eggs

Da Roma, dobve ormai è fisso da 8 anni, il ristorante della chef Barbara Agosti sbarca a Milano. Il menu ruota tutto intorno all’uovo, sia nelle ricette che nelle tipologie di uova: uovo di gallina ma anche di oca e anatra, senza dimenticare bottarga e caviale.

I menu dei due Eggs sono ideati dalla chef Barbara Agosti, origini piemontesi, una partecipante di Masterchef.

Piatti unici come il Gioco dell’ova e più tradizionali come la carbonara, a cui è dedicata un’intera carta!

Due i punti di forza di Eggs, sin dalla sua nascita: le materie prime, tutte selezionate e di alta qualità, e l’atmosfera calda e piacevole, grazie alla simpatia e al rapporto diretto con la chef e con il personale di sala.

Non manca una carta dei vini speciale, molto orientata verso etichette naturali e artigianali, una carta non chilometrica ma che si propone di offrire bottiglie originali davvero.

Eggs Milano, via Solferino 35, Milano

Casa Lodi all’Ortica

Casa Lodi nasce come temporary shop nel 2015 per valorizzare i prodotti del Lodigiano, a due passi dal Duomo.

Ora ha aperto una nuova sede all’Ortica, in via San Faustino, nei locali del Circolino, con il nome di Casa Lodi e di Banda dell’Ortica.

Alle pareti grandi murales colorati, in menu risotto, raspadura, burger vegetariani.

Casa Lodi, via San Faustino 5, Milano

Nobuya – Corso Magenta

Nobuya è un locale elegante e raffinato, comunque con un’atmosfera easy e non pretenziosa.

A due passi da palazzo Litta, una cucina affidata al noto e apprezzato chef Niimori Nobuya.

Tratto essenziale della cucina di Nobuya è la dualità tra Italia e Giappone, vicini e simili nelle lunghe cotture, nei brodi, nella pasta fatta a mano e nelle impanature…

Centralità alla materia prima che proviene per la maggior parte da produttori italiani selezionati ma anche dal Giappone, soprattutto per quanto riguarda riso, carne wagyu e ricci di mare.

Tanto pesce proveniente dal Mediterraneo e dell’Adriatico: crudi, carpacci, tartare, sashimi ma anche prodotti ittici frollati, in base alla disponibilità del mercato. Primo piano anche alle verdure provenienti da Planet Farm, azienda innovativa che fa agricoltura verticale.

Nobuya, Via San Nicolao, 3a, Milano 

Tina Maccheroni – Bligny

Uno street food specializzato nella frittata di maccheroni.

O meglio frittatina, perchè da qui deriva il Tina del nome del locale, creato da due partenopei doc, lo chef Edoardo Notizia e l’imprenditore Francesco Guarnera.

Funziona anche da asporto, con frittatine a 5 euro.

E funziona anche da scuola di vita: A vita è nu muorz’ recita l’insegna luminosa sopra il bancone di questo locale!

Tina Maccheroni, Viale Bligny 29, Milano

Domò – San Marco

Domò è un ristorante di sushi aperto in via San Marco. Un locale molto grande, molto appariscente, molto lounge. E’ un open sushi di lusso, con cocktail bar.

Dopo Roma, dove esiste già da tempo, ecco la nuova insegna milanese.

Il progetto di Domò Milano nasce da un’idea di Massimo Sun, giovane imprenditore asiatico già noto nella ristorazione romana, fondatore nella capitale dell’omonimo locale di successo Domò Roma, nel quartiere Parioli.

Accanto a lui nel progetto, Flaminia Ceccarini, in qualità di General Manager e “intelligenza emotiva” del team, donna di carattere sempre pronta a surfare l’onda del cambiamento e Antonio Dai, executive chef giramondo, insieme per guidare una squadra operativa, giovane ed elegante – come loro d’altronde- di oltre 80 figure.

Il nome scelto per l’insegna fin dal primo locale a Roma è diretto: viene dal rafforzativo giapponese domò arigato gozaimashita, che traduce molte grazie, inoltre è un richiamo alla domus romana, la casa nel senso di accoglienza, ma anche la regalità della maestosa Villa Urbana di Nerone.

Due cucine separate caratterizzano la cura verso gli alimenti, una per il crudo e una per il cotto.

Innovativo il format: si ordinano 10 piatti per volta. In menu i classici edamame, i gyoza, i  bun ripieni di pollo o wagyu, la tako-su, insalata di polpo e basilico,i nigiri con Patanegra, o nigiri aburi, scottati con il cannello al tavolo. E ancora i roll con burrata e gamberi di Mazara, oppure con avocado e nachos tex-mex, i maki nikkei e quelli tiki, fino al tataki di manzo con puntarelle e capperi.

In realtà Domò oggi è già un brand pronto a rappresentare il suo nuovo format di cucina e ospitalità.

Domò, via San Marco 40, Milano

Cerere ristorante, Moscova

Il nome completo è “Cerere – Cibo dalla Terra”.

Ha aperto da poco in via della Moscova 24, dall mani di una coppia di vita e lavoro, Giorgia Codato e Mauro Salerno.

In cucina ci sono Roberto Cogni e Mario Garcia, con alle spalle esperienze stellate.

Gli ingredienti di Cerere seguono il principio “farm to fork” della filiera corta, con frutta e verdura raccolti nell’orto della proprietà situato fuori Milano; pane, pasta, conserve e fermentati fatti in casa, e l’olio proveniente dagli ulivi cilentani. Il pesce è solo pescato all’amo e la carne deriva da allevamenti etici e sostenibili.

In menu, tagliatella ripiena di ragù di cortile, clorofilla di prezzemolo, jus e zafferano, risotto mantecato in crema di scarola, burro acido, aioli e liquirizia, dalla tartare di asino, con pecorino, mandarino e carciofi fermentati.

Cerere, Via della Moscova 24, Milano

Lafa, ristorante mediorientale – Certosa District

Lafa Certosa District ristorante mediorientale Milano

Lafa propone cucina araba e mediorientale, in una zona nuova di Milano, il Certosa District.

L’idea è di Hippolyte Vautrin, già titolare dei rinomati Røst e Kanpai di via Melzo, che qui lancia una proposta frutto di contaminazioni culturali.

In cucina Claudio Daviddi (30 anni) e Luna Ferrari (36 anni), giovani chef con passaggi in tante cucine del mondo, e la passione per la tradizione mediorientale.

 

Tommaso Sorgentone, scuola Niko Romito, supervisiona il progetto gastronomico.

Lafa, via Varesina 204, Milano

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