La Madernassa: la stella di Guarene, rifiorisce nel Roero

A La Madernassa di Guarene riconoscimenti continui.

A conferma del lavoro ottimale dello chef Giuseppe D’Errico e del suo staff.

Targhe, premi, inserimenti in guide. Tanta valorizzazione di un lavoro che prosegue e che continua con il progetto primaverile di rinascita, nuovi piatti e un novo concetto di esperienza inclusiva del cliente.

Menu centrato sulla carta, con percorsi degustazioni personalizzati creati dal singolo commensale, per dare spazio a nuove esperienze nel piatto e nel calice, con una attenzione sempre viva al territorio e al vegetale.

Ogni tavolo del ristorante diventa virtualmente uno chef’s table dove l’ospite è attore e spettatore al contempo, dove interagisce con lo Chef senza però prdersi la vista spettacolare sulle colline del Roero e delle Langhe.

La Madernassa di Guarene è nota per la sua posizione, per la sua presenza in guida Micelin, per la sua integrazione piena nel territorio in cui sorge, anche solo per il nome, Madernassa, che è quello della tipica pera autoctona e coltivata a guarene come specialità assoluta del territorio.

Oltre ai riconoscimenti di clienti affezionati e nuovi personaggi che scoprono questo ancgolo di bontà e bellezza sulle colline di quello che è ormai un noto Patrimonio Unesco, arrivano riconosvimenti istitzionali da ogni dove!

1 stella Michelin nella Guida Michelin Italia 2023, il ristorante ha ricevuto in questi giorni la Targa Oro WINNER MICHELIN 2022, come  vincitore per l’Italia del concorso Plaque Michelin.

La “Guida di Identità Golose”, pubblicata il mese scorso, conferma il posto stabile della Madernassa nel firmamento delle grandi tavole Italiane.

La guida “We Are Smart Green Guide” conferma il posizionamento del Ristorante La Madernassa tra i 100 migliori ristoranti al mondo e al quinto posto tra i TOP 10 in Italia per l’uso di frutta e verdure, creatività culinaria, impronta ecologica e impatto sociale.

Riconoscimenti che testimoniano come alla Madernassa il fermento sia all’ordine del giorno, e  con  la primavera tutto si è amplificato, anche con le nuove proposte in carta.

La basee da cui nasce questa vitalità è il concetto di rinascita e freschezza, dove i colori della natura saranno il richiamo fondamentale nel piatto.

Ce lo spiega meglio l’Executive Chef Giuseppe D’Errico:

“Questa è la stagione che preferisco perché permette di esprimermi al meglio e, sotto ogni aspetto, mi consente di immergere il cliente in colori, profumi e sapori tali da generare un’esperienza totalizzante, portando al massimo potenziale il luogo, il territorio e la nostra cucina”.

Tra i piatti primaverili proposti dobbiamo citare “RIFIORIRE – Latte cagliato, tuorlo d’uovo di montagna confit, piselli e Prosciutto Crudo di Cuneo”, una creazione che ha riscosso grandissimo successo nel 2022 e che per il 2023 vedrà un’evoluzione importante tutta da scoprire.

Altro fiore all’occhiello “ASPARAGO TONNATO – Asparago bianco cotto in brodo, salsa tonnata, polvere e foglie di cappero, ventresca di tonno laccata con jus di vitello” una proposta che questa primavera rivelerà una nuova importante crescita verso l’intreccio tra i gusti del territorio e la mediterraneità dello chef.

Tante saranno le sorprese e le nuove creazioni, anche come abbiamo visto con una evolzione di piatti già esistenti che per il piacere dei clienti è spesso impossibile tolgiere!

“Posso solo dire che tutti i piatti avranno come fine ultimo la creazione di un’emozione forte e a volte cerebrale, che sarà difficile dimenticare”

prosegue Giuseppe D’Errico, forte dell’ormai collaudato binomio con il fratello Francesco D’Errico, Chef de Cuisine, e di una brigata ben assortita e ricca di fervore.

Una cucina che, tra le varie tecniche, porrà l’accento sull’estrazione a freddo dei vegetali per ottenere il maggior sapore originale del prodotto, concentrando freschezza e vitalità nell’utilizzo.

La serra della Madernassa e il giardino delle aromatiche produrranno nuove e più ampie varietà di erbe e fiori freschi, l’orto a cielo aperto a pochi passi dalla cucina sarà una credenza in continua crescita, imprescindibile in questo nuovo anno, dove verrà posta grande concentrazione sui vegetali, affidandogli un ruolo ancora più
distinto nel piatto. E dire che già qui si respirava aria di “natura” ovunque.

Ci dettaglia l’evoluzione lo stesso chef:

“Un esempio è la lamina di purea ridotta di cipolla che nella composizione del piatto dovrebbe ricoprire un ruolo marginale, ma per quanto delicata e inaspettata diventa invece protagonista. Il pensiero maturato durante le vacanze appena trascorse ci porterà a trasmettere, attraverso le preparazioni, la mediterraneità di un’Italia piena di sapori, intrecciata con questo territorio, che verrà valorizzato maggiormente e al contempo darà forza all’unione tra le mie origini ed una terra unica come le Langhe e il Roero”.

E così per la stagione 2023 la scelta è stata quella di centrare la carta ristorante. Accantonare i menù prefissati e stampati per dare spazio alla costruzione di un’esperienza più personalizzata.

E’ un nuovo percorso di crescita per conquistare appieno l’obiettivo del miglior utilizzo, al giusto momento, di ogni
materia prima.

“Chi siede alla nostra tavola sarà invitato a scegliere il numero delle portate che desidera degustare, guidato dalla propria curiosità e golosità, indicare gusti o alimenti che non ama e lo Chef gli costruirà un personale viaggio gastronomico”.

Questo approccio sensibilizzerà i commensali nella conoscenza di nuove esperienze gustative, coinvolti non solo dallo Chef, ma anche da Giorgia Fiasconaro, maître di sala, nello scoprire radici ed evoluzioni di un piatto, mentre la passione di Vincent Nuevo, giovane sommelier, e Giuseppe Palazzo professionista di lunga esperienza li appassioneranno nel discorrere di vino per scegliere i migliori abbinamenti.

Lo chef immagina così di avere al ristorante tante virtuali chef’s table, nelle quali i commensali interagiscono con lui, ma non si perdono lo spettacolare punto di forza della sala ristorante, una magnifica vista sulle colline di Langhe e Roero.

L’impegno costante di tutto il team della Madernassa sarà proprio quello di rendere totalmente inclusiva e distensiva ogni esperienza, che si tratti di un pranzo o di una cena, di un convivio o di un soggiorno nelle camere, dove anche la colazione sarà un piacevole momento da ricordare.

Prima di lasciarsi affascinare dalle bellezze del terriotorio, Guarene in primis, che dal 2023  è ufficialmente entrato a far parte del prestigioso circuito dei Borghi più belli d’Italia.

E tra questo riconoscimento, e quello già avvenuto come parte del patrimonio Unesco dell’Umanità di Langhe Roero e Monferrato, bè, possiamo dire che a Guarene una visita occorre proprio farla!

Anche per vivere a pieno la personal experience del menu de La Madernassa.

 

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