Trattoria Teatrale Milano

Ritorno in TrattoriaTeatrale: musica, cena, teatro e convivialità!

Ritorno in TrattoriaTeatrale: musica, cena, teatro e convivialità!

Tempo fa ho vissuto la mia prima esperienza di Trattoria Teatrale a Milano.

Avevo apprezzato molto, mi era piaciuto il format, ne avevo anche scritto dopo una bella intervista agli organizzatori/attori/cuochi:

articolo Trattoria Teatrale – prima volta!

Nei giorni scorsi ci sono tornata, un po’ per  rivedere il gruppo, composto da persone simpaticissime e preparate, un po’ per rivivere la bella esperienza di una serata senza scelta tra ristorante-teatro-concerto (perchè riunise tutto questo e anche qualcosa in più!) e un po’ per la curiosità di vedere la nuova location (quella di prima ricordo che era superlativa, un loft elegantissimo e molto particolare, che caratterizzava in modo unico lo spettacolo e la serata!).

Quindi rivivo l’esperienza, e scopro che oltre alla location (anche questa nuova è molto adatta al tipo di serata e davvero ben strutturata) è variato anche un elemento del cast…..bene, non perchè avessi qualcosa contro l’ex attore/musicista/cuoco, ma almeno posso degustare piatti fatti da una mano diversa;-)

La serata ha la stessa “agenda”, che poi è quella ben studiata del loro marchio:

si entra, si beve un aperitivo e ci si accomoda tutti sulle file di sedie disposte nel salotto/teatro, fronte cucina a vista e si assiste allo spettacolo che prende vita tra i fornelli della cucina e una bancone apparecchiato per due con tocco romantico!

Due amici, cantanti-cuochi-attori-musicisti, danno vita a quella che sarà l’ambientazione della nostra serata: una cena preparata per un’occasione speciale, una dichiarazione d’amore, con richiesta di matrimonio!

Il tutto è scandito dalla preparazione del pesto e dal taglio dei pomodorini bio, dalle canzoni intonate dai due amici, dagli intermezzi musicali con strumenti di ogni tipo, dalla chitarra al sax, dall’armonica al flauto. E da discorsi sull’amore, sull’amicizia, sulle responsabilità più o meno forti nei vari raporti a due, sul cibo di qualità, ricercato e genuino.

Tempi incastrati alla perfezione, lo spazio dedicato allo spettacolo coincide con quello di preparazione della cena.

Poi in pochi attimi, nel tempo di un aperitivo in un’altra zona dell’open space, la platea si trasforma in una trattoria, con tavolate in cui gli spettatori diventano protagonisti, in una cena che per certi aspetti è un social eating, perchè ci si può trovare al tavolo con persone sconosciute, con cui da subito si condividono i piaceri della serata e della tavola, come se ci si conoscesse da semre, tra discorsi di vacanze e aneddoti su strani oggetti come il “portabanane”!

Il menù è completo, e le preparazioni davvero ottime:

dopo un aperitivo con chicche ricercate (croissant farcito con salmone affumicato e robiola; involtino di zucchina ripieno di ricotta con menta e pistacchio; spiedino caprese); ecco un primo di trofie al pesto di sedano e mandore con pomodorini al forno e scaglie di ricotta salata, un secondo di filetto di pesce persico in crosta di erbe e arancia, con finocchio ripieno gratinato, e un dessert di crema di mascarpone con scaglie di cioccolato e biscottini croccanti.

Riconfermo la mia prima impressione positiva, e riconfermo il mio invito a testare questo tipo di serata: innanzitutto evita la scelta tra cena, teatro, spettacolo o altro, e poi fa vivere un’esperienza davvero nuova!

Per quanto mi riguarda non c’è il due senza il tre, quindi “cara Trattoria Teatrale, ci rivedremo presto!” 😉