Palazzo di Varignana: novità enogastronomiche

Novità a Palazzo Varignana: cantina con i propri vini e un progetto ristorativo.

Oltre all’olio, quattro varietà di vini e l’apertura di Il Grifone, il nuovo ristorante fine dining.

Avvolto dalla magia silenziosa dei colli bolognesi, Palazzo di Varignana domina dall’alto il paese da cui prende il nome. Cuore del Resort è Palazzo Bentivoglio, castello di campagna dalle quattro tradizionali torri datato 1705, ristrutturato rispettando il fascino della sua storia.

Attorno al complesso si estendono 30 ettari di terreno suddivisi tra vasti spazi verdi, parchi, fonti d’acqua. Un modello di ospitalità originale e sostenibile che vanta 140 camere, una SPAunica e originale, dove Oriente e Occidente si intersecano in perfetto equilibrio e un Giardino Ornamentale, inserito nel prestigioso network Grandi Giardini Italiani.

Completano il quadro i tre ristoranti del resort, con proposte culinarie che spaziano dalla cucina fine dining a quella più tradizionale, i percorsi sportivi anche all’aperto, le sette ampie piscine esterne e gli eleganti spazi dedicati a cerimonie, eventi e congressi con innovative dotazioni tecnologiche.

In questo contesto sempre in movimento alcune importanti novità, a livello di vino e a livello di ristorazione.

Il progetto enologico

Dopo aver messo a dimora 150.000 alberi di olivo e aver prodotto alcuni tra gli extra vergine più premiati d’Italia, Palazzo di Varignana entra anche nel mondo del vino.

E lo fa portando al pubblico il progetto enologico avviato nel 2017 con la messa a dimora dei primi vitigni, arrivato oggi a contare 50 ettari vitati, per una prima produzione di quattro varietà di vini:

  • Pinot Nero IGT Rubicone, un perfetto equilibrio tra piacevolezza, tannicità e freschezza, con un finale persistente e con un retrogusto balsamico.
  • Sangiovese Superiore Romagna DOC, dal colore rosso rubino intenso, al naso esprime sentori di ciliegia e piccoli frutti rossi e neri sublimati da note alla liquirizia.
  • Chardonnay IGT Rubicone un vino ammaliante che si apre con intensi sentori di fiori gialli e cedro, mentre nel bicchiere libera un intenso profumo di frutti tropicali.
  • Villa Amagioia Spumante Metodo Classico Brut dagli aromi delicati di agrumi e caratterizzato da note di spezie dolci in bocca risulta equilibrato, fresco e sapido.

Progetto iniziato come si diceva nel 2017, sotto la guida dell’enologo Giovanni Sordi, conta oggi 50 ettari di vigneto, posti in un anfiteatro naturale caratterizzato da un microclima originalissimo dovuto al rapporto tra la moderata altitudine e l’orografia del territorio: stretto tra i calanchi e le colline lussureggianti di oliveti.

Una culla ideale per la viticoltura, e infatti il mosaico di suoli che caratterizza le colline di Varignana, uniti al particolare microclima, trasmettono al Pinot Nero caratteristiche uniche.

Palazzo di Varignana ha scelto di produrre vini rossi senza solfiti aggiunti seguendo la costante tensione verso la naturalezza che caratterizza l’intera filosofia di approccio alla terra del resort, che è quella che ci evidenzia Carlo Gherardi, fondatore di Palazzo di Varignana:

“L’agricoltura, l’agronomia, l’amore per la terra mi ha spinto in questi anni a cercare un nuovo equilibrio tra paesaggio e bellezza, mettendo a dimora antiche varietà d’olivo, collezioni di alberi rari, mandorleti e frutti dimenticati; coltivazioni di zafferano o di goji; orti di erbe aromatiche. Ed ora questo nuovo progetto legato al vino”.

Fiore all’occhiello del progetto enologico è la realizzazione di una nuova cantina semi ipogea, incastonata tra l’Anfiteatro della vigna e il sistema di dimore storiche del resort di Palazzo di Varignana.

La cantina si avvale di vasche in cemento per la vinificazione dei vini fermi, mentre per l’elaborazione delle basi spumante è stato scelto di utilizzare vasche di acciaio inox. La barricaia è mantenuta ad una temperatura costante di 14°C e, sotto le sue imponenti volte in mattoni rossi, ospita le botti in legno di rovere francese per l’affinamento di rossi più strutturati.

La Cantina di Palazzo di Varignana diventa anche luogo di incontro e condivisione, con le proposte di una serie di occasioni per vivere il rapporto tra paesaggio e gusto, sulla terrazza sulla vigna, location d’eccezione per perdere lo sguardo tra le colline emiliane.

Esperienze che diventano viaggi sensoriali con passeggiate accanto ai vitigni fino all’Anfiteatro naturale sul lago, con percorsi di degustazione dell’olio extravergine d’oliva e del vino di Palazzo di Varignana, con pranzi nei ristoranti del resort.

=> leggi qui il dettaglio dei quattro vini di Palazzo di Varignana.

Il nuovo ristorante: Il Grifone

Il Grifone è il nuovo ristorante fine dining che completa l’offerta gastronomica del Resort, aggiungendo una nota inedita ed esperienziale al rapporto tra ospitalità, sapore e buon gusto, e affiancando l’Aurevo Restaurant con la sua cucina oliocentrica contemporanea e Le Marzoline, dedicata alla cucina tradizionale emiliana.

Si tratta di un viaggio nel tempo e nello spazio, per entrare in una dimora storica del ‘700 bolognese, immergersi in un paesaggio emotivo di stucchi, decori, dettagli artistici e di alto antiquariato che fanno da cornice all’esperienza dei sensi portata in tavola dall’Executive Chef Davide Rialti affiancato dallo Chef de cuisine Francesco Manograsso.

Un incontro studiato tra l’aspra dolcezza delle colline d’Emilia e la vibrante forza del mare di Romagna.

La proposta gastronomica de Il Grifone parte infatti dall’incontro tra queste due visioni di un territorio baricentrico: culture contigue ma distinte, unite dalla storia ma divise dalla geografia degli uomini.

In tavola si trovano ridisegnate in percorsi di dialogo inaspettati: tra carne e pesce, dolcezza e sapidità, profumi di mare e consistenze terracquee.  Le colline punteggiate di oliveti e vigneti, le erbe aromatiche dell’Orto Giardino del Rio Rosso, i frutti dimenticati, le bacche goji e le coltivazioni di zafferano del Resort si rivelano in abiti nuovi, dialogando con le carni e i pesci della regione nella carta de Il Grifone.

Rispettare i tempi della natura è alla base della filosofia gastronomica, dove ogni piatto rispecchia la stagionalità delle materie prime e ne asseconda le inclinazioni territoriali, come la Tartare con maionese di mais, tartufo nero dell’appennino tosco emiliano e giardiniera di verdure dell’orto di Palazzo di Varignana.

In particolare, all’interno della carta sono 4 i piatti che esprimono, meglio degli altri, la filosofia dello Chef e l’identità del nuovo ristorante:

  • Anguilla e Alici. Un tuffo nelle vicine Valli di Comacchio grazie al sapore deciso dell’anguilla arrosto che viene risaltato dall’estratto di alloro dell’orto. Le alici marinate a secco nello zucchero e sale riposano sulla crema ai due pomodori, ottenuta dalla lavorazione dei pomodori in 2 modi diversi, e patate dolci.
  • Risotto del Podere Rio Rosso, mantecato con pesto verde delle erbe di campo aromatiche con burro di olio Extravergine addolcito dal latte di mandorla e rinfrescato dal gel di limone bruciato per conferire acidità al piatto.
  • Capocollo di Mora Romagnola cotto a bassa temperatura si presenta morbido e croccante. Il contorno di funghi e carote al rafano celebra la bella stagione.
  • Come un Babà: un impasto imbevuto nel liquore allo zafferano dell’orto del resort e unito alla pesca, presente in varie consistenze, che regalano un contrasto tra il morbido del pan di spagna e il profumo intenso dello zafferano.

Una cucina che riparte ogni volta dalla vocazione all’amore per il territorio di Palazzo di Varignana, dai frutti della sua azienda agricola, dal suo Olio extravergine di Oliva.

Tecnica ed estetica si incontrano sotto i soffitti a cassettoni delle magnifiche sale, per suggerire memorie di altri modi di intendere il tempo e predisporre i sensi a nuovi percorsi gastronomici.

La carta è proprio il risultato di questa vocazione all’originalità.

Esperienze a tutto tondo

Novità che completano esperienze già caratteristiche e ricche, e che fanno di Palazzo di Varignana una meta sempre più ambita da appassionati di relax, lusso e bellezza, e anche da cultori della buona tavola, del buon vino, dell’olio di qualità.

Arrivederci tra le colline bolognesi, alla scoperta di un Pinot Nero senza eguali e di un’offerta gastronomica che esalta la terra di questi luoghi.