Obiettivo di questa organizzazione è, come ricorda Andrea Rossano, paladino e ambasciatore di questo prodotto nel mondo: Promuovere la poesia di “madre terra” con l’ultimo tartufo dell’annata, il primo dell’anno.
Ed è proprio Andrea Rossano della Tartufingros di Vezza d’Alba, a spiegare l’evento:
“Nel Roero vogliampo diffondere la cultura del tartufo quando è buono e non solo quando il turismo lo richiede, e gennaio è uno dei periodi migliori.
Tutto è iniziato dal Cru. Quando il nostro tartufo è stato riconosciuto come Primo Cru d’Italia abbiamo pensato a come valorizzare il prodotto di eccellenza delle nostre nostre Rocche, insieme al DOCG Roero Rosso, il vino che meglio si sposa con il tartufo Bianco d’Alba Rocche del Roero, perché nasce nello stesso terreno.
La scelta è caduta sui quattro ristoranti stellati del Roero, che con la loro cucina contribuiscono alla crescita del territorio”.
Lo chef Davide Palluda seguirà lo stile tradizionale e curato dei suoi colleghi che hanno cucinato negli scorsi venerdi di gennaio, e proporrà un ricco e profumato menù.
A conclusione del programma del mese, il Comune di Santo Stefano Roero, nella persona del vicesindaco, Renato Maiolo, dà appuntamento venerdì 31 gennaio alle ore 19, alla festa di chiusura della stagione del Tartufo Bianco d’Alba, insieme ai trifolau di Langhe, Roero e Monferrato, nel Palarocche di Santo Stefano Roero.
Il programma:
- ore 18.00: appuntamento su invito con i trifolau, alla ricerca del Tartufo Bianco nelle tartufaia naturale delle Rocche di Santo Stefano Roero.
- ore 18.45: cena per i tabui (cani da tartufo) con la tradizionale zuppetta e “lamellata di tartufi bianchi”.
- ore 19.00: cena per gli ospiti che hanno contributo alla realizzazione degli eventi con i piatti della cucina culinaria del Tartufo Bianco.